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MotoGP, Valentino Rossi terzultimo nel venerdì di Jerez. Il degrado delle gomme zavorra il Dottore

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Si sperava che il feeling amoroso pluridecennale con la pista di Jerez de la Frontera permettesse a Valentino Rossi di ritrovare il bandolo della matassa dopo un avvio difficilissimo di stagione e invece il weekend in terra iberica non è iniziato nel migliore dei modi per il centauro di Tavullia, il quale ha chiuso addirittura al terzultimo posto le prove libere del venerdì. Il nove volte Campione del Mondo è soltanto 21mo nella classifica combinata, non è riuscito a spingersi oltre 1:38.698 e accusa un ritardo di 1.489 dal leader Francesco Bagnaia, pagando un secondo di distacco dal compagno di squadra Franco Morbidelli. Sono ritardi importanti per il fuoriclasse marchigiano, che non è riuscito a ingranare nei primi 90 minuti a disposizione in questa giornata che apre il fine settimana riservato al GP di Spagna.

Il 42enne ha trionfato per ben sette volte su questa pista e si sperava in un’inversione di rotta dopo le prime tre prove stagionali (12mo e 16mo in Qatar, caduto in Portogallo). I problemi che riscontra il centauro di Tavullia sono un po’ i soliti, in particolar modo è zavorrato dall’usura degli pneumatici: Valentino Rossi è partito anche bene nelle due sessioni, ma poi non è mai riuscito a migliorarsi ed è scivolato progressivamente indietro, pagando dazio nei confronti di tutti gli avversari, sia al mattino che al pomeriggio. Non soltanto il passo gara è stato insoddisfacente e ha palesato delle rilevanti criticità, ma anche il giro secco non offre soddisfazioni, visto che il numero 46 soffre tantissimo anche con la soft e non è riuscito a piazzare un tempo di spessore quando ha montato la gomma morbida al posteriore mentre quasi tutti gli altri centauri prendevano a cazzotti il cronometro.

L’alfiere della Yamaha Petronas è dunque chiamato a un’inversione di rotta nella giornata di domani: dovrà usare la FP3 per cercare di risolvere i problemi e provare a fare un balzello in avanti, ma al momento appare difficile entrare nella top-10 della classifica dei tempi per accedere direttamente in Q2. In qualifica cercherà di guadagnare la miglior casella di partenza possibile, in modo da non vedersi compromessa la gara fin da subito. Quattro punti raccolti in tre gare sono pochissimi, c’è bisogno di mettere fieno in cascina, anche perché è in base a queste gare che Valentino Rossi deciderà quale sarà il futuro.

Intanto la sua VR46 sbarcherà in MotoGP nel 2022 e chissà che gli scenari non possano assumere altri colori tra pochi mesi, anche se egli stesso ha dichiarato che appare molto difficile che salirà in sella a una moto della squadra.

Foto: MotoGP Press

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