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MotoGP, GP Portogallo 2020: qualifiche imprevedibili, tante moto sullo stesso livello

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Non avendo a disposizione la sfera di cristallo non possiamo sapere come si concluderà il Gran Premio del Portogallo, quattordicesimo ed ultimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2020, ma di una cosa si può già essere certi: siamo pronti a vivere le qualifiche più incerte di tutto il campionato nella classe regina. Non solo perchè si corre a Portimao, un tracciato semi-sconosciuto per i protagonisti della MotoGP, sia perchè i 140 minuti di prove libere di ieri hanno messo in mostra un equilibrio pressoché totale tra i rispettivi marchi.

Nelle prime sei posizioni della classifica sono rappresentati tutti e cinque i marchi che prendono parte al campionato e, allargando alla top10, troviamo piloti di ben otto scuderie differenti. In poche parole, quindi, quest’oggi (le qualifiche scatteranno alle ore 15.10 italiane con la Q1, mentre la Q2 decisiva prenderà il via alle ore 15.35) a Portimao ci attende grande spettacolo e non è assolutamente facile capire chi potrebbe essere il favorito per la pole position. Si potrebbe davvero dire che la lotta per la partenza al palo si trasformerà in un lancio di moneta sull’ “ottovolante”, dato che così è soprannominato il circuito portoghese.

Davanti a tutti, per il momento, trova posto Johann Zarco. Il francese del team Ducati Reale Avintia, oltre ad essere un grande specialista del time attack, sembra davvero a proprio agio sui sali-scendi della pista lusitana, con la potenza del motore di Borgo Panigale che fa la differenza sul lungo rettilineo del traguardo. Alle sue spalle, come spesso capita il venerdì, Maverick Vinales. Lo spagnolo del team Yamaha ufficiale accusa solamente 119 millesimi di distacco dall’1:39.417 del francese, ma troppo spesso in questa annata è partito bene, salvo poi scomparire nel corso del weekend. Terza posizione per il sorprendente Aleix Espargarò a 228 millesimi con una Aprilia che sta chiudendo bene il 2020.

Quarto crono per il francese Fabio Quartararo a 275 millesimi dal connazionale nonostante un morale ampiamente sotto i tacchi dopo gli ultimi mesi davvero complicati. Quinte e ottave le due KTM del team Red Bull con Brad Binder e Pol Espargarò, mentre in sesta e settima posizione troviamo il campione del mondo Joan Mir a 315 millesimi, mentre è settimo Andrea Dovizioso a 324 con la sua Ducati. Nono tempo per l’australiano Jack Miller con la Ducati del team Pramac, mentre è decimo il vincitore di Valencia 2, Franco Morbidelli del team Yamaha Petronas, a 471 millesimi.

Dieci nomi, cinque moto differenti, ma tutti con le medesime chance di puntare al bersaglio grosso nella giornata odierna. Chi, invece, appare lontano da questa battaglia sembra Valentino Rossi. Il “Dottore”, caduto senza conseguenze nel corso del finale della FP2, ha concluso uno dei peggiori venerdì della sua carriera. Il pilota di Tavullia, infatti, non è andato oltre il ventunesimo e penultimo posto della classifica (contando che alle sue spalle si trova la wild card Mika Kallio che torna alle gare dopo tempo immemore, solamente per sostituire il positivo al Covid-19, Iker Lecuona nel team Red Bull KTM Tech3) con un distacco che sfiora addirittura i due secondi. 1.862 esattamente il gap del nove volte campione del mondo, che si trova davvero a “remare” con la sua M1, in un finale di 2020 davvero grigio.

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