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MotoGP, GP Aragon 2020: sfida al freddo e al gelo Quartararo-Mir, Morbidelli vuol inserirsi. Dovizioso-Petrucci, che tensione!

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Freddo e ancora freddo. La colonnina di mercurio fatica a muoversi in quel di Aragon (Spagna), sede del round iridato del Motomondiale. Il fattore climatico è quello che è e gli organizzatori sono stati costretti a rivedere i loro piani in fatto di orari. Dunque, si è pensato a un cambiamento di programmazione per le tre classi, per cercare di girare in pista con qualche grado centigrado in più.

Una sfida in MotoGP che però riscalderà i cuori degli appassionati. In un’annata priva del grande dominatore Marc Marquez, il quadro della situazione è incerto. I favoriti per il successo sono diversi e sicuramente chi salirà in sella alla Yamaha non sarà scontento. Nel corso delle prove libere e delle qualifiche, infatti, la M1 ha dato dimostrazione di essere particolarmente in feeling su di un tracciato difficile dal punto di vista tecnico: una pista nella quale sono presenti tratti molto veloci, alternati ad altri più guidati. In questo contesto il poleman francese, leader del campionato, Fabio Quartararo e lo spagnolo Maverick Vinales (secondo nel time-attack) vorranno giocarsi al meglio le loro chance. Entrambi, nel corso della FP4 (sessione nella quale i centauri provano le condizioni di gara), hanno fatto vedere un buon feeling con gomme usate e questo sicuramente è un bel punto di partenza.

Attenzione però a Franco Morbidelli e all’iberico Joan Mir. Il “Morbido” potrebbe davvero inserirsi nella lotta per il successo di tappa, essendo anch’egli capace di esprimere velocità sulla durata. Il suo stile di guida, volto a esaltare la guidabilità della moto di Iwata, potrebbe essere un fattore nella gestione degli pneumatici, tra le incognite più importanti della gara che scatterà alle 15.00. Legato a questa variabile, la Suzuki di Mir (secondo nella classifica generale) è da tenere in considerazione, scattando dalla seconda fila. L’iberico, tra i contendenti, è quello che solitamente sa fare la differenza nella seconda parte della corsa e ciò potrebbe concedergli delle chance ulteriori.

In Ducati, la situazione è un po’ particolare e problematica. Il migliore della truppa di Borgo Panigale nelle qualifiche è stato l’australiano Jack Miller (quinto) sulla Rossa del Team Pramac, mentre Andrea Dovizioso dovrà iniziare dalla 13ma casella, preceduto anche dal compagno di squadra Danilo Petrucci (ottavo). Più indietro Francesco “Pecco” Bagnaia (17°). Il “Dovi” ha polemizzato non poco con il team-mate nel time-attack, reo di non aver agito nel migliore dei modi nella Q1 e di averlo di fatto escluso dal secondo stint delle qualifiche: “Di ordini di squadra non abbiamo mai parlato e non è una questione di strategia. Petrucci mi ha mancato di rispetto, mi ha fatto girare le palle. L’ho tirato per tre volte e se fai così non avendo il passo, significa che mi hai rubato il tempo. È una questione di rispetto, per tutta la storia che c’è stata tra di noi. Non pretendevo che i piloti Ducati mi tirassero e lui ha fatto il suo, però mi ha mancato di rispetto”, le parole del tre volte vice-campione del mondo della massima cilindrata. Di certo, non il migliore dei presupposti per proiettarsi alla gara, viste le difficoltà della GP20 nello sfruttare le gomme. Servirà una vera e propria impresa a Dovizioso.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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