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Virginia Troiani: “Ho tanta fame di abbattere i 51″. Se siamo tutte al top, la 4×400 vale un tempo importante”
Stagione impressionante da parte di Virginia Troiani: una delle protagoniste dei 400 metri per l’atletica leggera azzurra. La 29enne lombarda è stata intervistata per la rubrica di OA Sport TV, SprintZone. Presente anche ai Mondiali nella staffetta tricolore, permane però un dato sorprendente: nessun Gruppo Sportivo Militare l’ha ancora arruolata, un caso quasi unico nel panorama dell’atletica nazionale. Una mancanza che però non ne scalfisce la determinazione: Virginia continua a lavorare con ancora più motivazione, mirando nel 2026 a nuovi progressi cronometrici e internazionali.
Le sue parole sui Mondiali: “È stata una bellissima esperienza, stancante, visto che si è trattato di quasi tre settimane a fine stagione. Faticosa, ma un’esperienza molto bella, è stato bello potersi immergere nel clima del Giappone, in tre settimane abbiamo avuto anche la possibilità di girare un pochino. È stato molto stimolante “.
E ancora sulla competizione iridata: “Un po’ di rammarico per non aver potuto correre la staffetta mista, che mi avrebbe anche sbloccato in vista della staffetta femminile, visto che venivo da un periodo di stop per un infortunio. Siamo arrivate in finale, una finale che non era scontata, raggiungendo il terzo tempo italiano di sempre. Non nego che c’era la possibilità di fare un pochino meglio dell’ottavo posto, ma considerando il fine stagione non posso dire di non essere soddisfatta”.
Sulla staffetta: “Nelle nostre corde c’era anche un 3’22”, che avrebbe potuto avvicinarci al quarto posto. Serviva però avere tutte e quattro le atlete in forma e al top della condizione, ma era una gran difficoltà”.
Sulla stagione: “Sono entrata in forma molto presto, ero in forma già a maggio ai Mondiali di staffette, poi ho trovato il personale a fine giugno con il 51”06. L’obiettivo era arrivare in forma a fine giugno e poi ritrovare un nuovo picco in vista dei Mondiali. Poi ho avuto un periodo di acciacchi che non era previsto. Forse ho sbagliato a non sfruttare al massimo la forma raggiunta, per poi riposare e ritornare al picco a settembre. Ho avuto un po’ di intoppi, fastidi, contratture. È andata purtroppo in calando la stagione”.
Sulla possibilità di fare i 200m: “Ne sono riuscita a fare uno, è stato un buon test che lascia ben sperare”.
Sull’inizio di stagione: “Non preparo mai le indoor, non avendo la possibilità di allenarmi al coperto, non è una gara che mi piace molto fare. La corsa indoor è molto diversa sia tecnicamente che tatticamente. A volte faccio gli italiani o uno dei meeting che ci sono a Padova giusto per avere un feedback di come sta andando la preparazione”.
Obiettivo Mondiali di staffetta: “Servono già per qualificarsi per i Mondiali di Pechino del 2027, mentre l’anno dopo non ci saranno visto che ci saranno i Mondiali veri”.
Per quanto riguarda i 400 metri: “Essere arrivata così vicino al muro per saltare ai 50” dà una bella fame per l’anno prossimo perché la possibilità di riuscire ad abbattere il muro c’è, è quello il primo obiettivo. Mi è rimasto il rammarico di non aver fatto la gara individuale a Tokyo, l’obiettivo è riuscire a partecipare agli Europei sulla distanza”.
