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Tennis

Il ricordo di Paolo Bertolucci e Adriano Panatta su Nicola Pietrangeli: “Il nostro primo eroe del tennis”

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Bertolucci-Pietrangeli-Panatta
Bertolucci-Pietrangeli-Panatta / Olycom LaPresse

Una giornata particolare e triste per gli appassionati di tennis e di sport. È morto all’età di 92 anni Nicola Pietrangeli, primo italiano a vincere uno Slam nel 1959 al Roland Garros (torneo dove riuscì a trionfare anche nel 1960). In totale ha conquistato 67 titoli in carriera, tra cui due volte gli Internazionali d’Italia e in tre circostanze il torneo di Montecarlo.

È stato il capitano della prima Coppa Davis vinta dall’Italia nel 1976 e l’unico azzurro inserito nella Hall of Fame. Riuscì ad arrivare fino al numero 3 in classifica mondiale e vanta il record alltime in Coppa Davis per partite giocate (164), incontri vinti in singolare (78-32) e in doppio (42-12). Mercoledì 3 dicembre la camera ardente sarà nello stadio a lui intitolato al Foro Italico.

Legato a quanto accaduto in Cile 49 anni, ci sono i pensieri e le emozioni di Adriano Panatta e di Paolo Bertolucci, artefici in campo di quel trionfo in Davis: “Nicola era mio amico, anche se ci beccavamo ogni tanto, ma era un gioco che facevamo. Lo voglio ricordare con allegria, è stato un personaggio straordinario, oltre a essere un campione assoluto che ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere nel periodo in cui giocava. Alla mia nascita lui era un 17enne che giocava al tennis Parioli ed era già una promessa, poi abbiamo fatto un po’ il cambio della guardia io e lui. Abbiamo anche giocato insieme, ci siamo divertiti abbiamo fatto le vacanze insieme. Io e Nicola eravamo molto amici“, il ricordo di Panatta a ‘Storie Italiane’ su Rai 1.

Bertolucci ha descritto cosa abbia rappresentato Pietrangeli: “È stato il nostro capitano nella prima vittoria in Coppa Davis, in Cile nel 1976, ma soprattutto è stato il primo grande giocatore italiano, recordman assoluto per quanto riguarda i match disputati in Coppa Davis, un record che nessuno potrà mai togliergli. E’ stato il nostro primo eroe tennistico, da ragazzini lo guardavamo giocare a bocca aperta, nel bianco e nero dei primi incontri di Davis. Nicola aveva anche una grande personalità, era un grande personaggio, ha scritto pagine indelebili. È il tennis italiano. Purtroppo, dopo Lea Pericoli abbiamo perso anche lui“, le sue considerazioni a Mediaset Sport.

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