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Pellizzari non incide al Giro dell’Emilia: “La testa non c’era. Preparazione per il Lombardia”

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Pellizzari / LaPresse

Con la morte nel cuore. Non era il solito Giulio Pellizzari quello che ha preso parte all’edizione 2025 del Giro dell’Emilia. Il talentuoso corridore della Red Bull – BORA – hansgrohe era tra gli osservati speciali nella corsa odierna, dopo aver dovuto rinunciare ai Mondiali su strada di scena in Ruanda per uno stato di salute imperfetto (febbre).

La conclusione al 40° posto, a 5’18” dal vincitore, il messicano Isaac De Toro (UAE Team Emirates – XRG), non era il risultato che il corridore nostrano voleva, ma una giustificazione c’è. Alcuni giorni fa (mercoledì 1° ottobre) è arrivata la notizia della scomparsa di Stefano Casagranda, ex ciclista professionista di alto livello e attuale figura di riferimento dei giovani nella società Veloce Club Borgo e organizzatore della Coppa d’Oro allievi a Borgo Valsugana.

All’età di 52 anni Casagranda è scomparso per un brutto male. Ieri ci sono stati i funerali e il legame di Pellizzari all’ex atleta è rappresentato dalla figlia di quest’ultimo, Andrea, professionista dal 2023 con la BePink-Imatra di Walter Zini (oggi anche lei al via della classica emiliana tra le donne) e fidanzata di Giulio.

Forse sarebbe stato meglio non essere qui perché la testa non era in corsa. Credo comunque che sia una buona preparazione in vista del Giro di Lombardia e della Tre Valli Varesine. Ho recuperato dalla malattia prima del Mondiale, le gambe ci sono, basta recuperare un po’ di energie mentali“, ha raccontato il ciclista della Red Bull – BORA – hansgrohe ai microfoni di Tina Ruggeri (InBici).

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