Historic Minardi Day 2025, edizione da record a Imola! Festa grande con 20.000 presenze e 700 vetture
Il fascino della Formula 1 e del motorsport internazionale ha invaso ancora una volta l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. La nona edizione dell’Historic Minardi Day ha stabilito un nuovo primato con oltre 20.000 presenze in due giornate, confermandosi tra gli appuntamenti più attesi nel calendario del circuito romagnolo. Paddock, box, terrazze e tribune sono stati teatro di un’autentica festa dedicata a 40 anni di storia iridata della F1 e a oltre mezzo secolo di motorsport, arricchita dalla presenza di oltre 700 vetture.
L’apertura della manifestazione ha regalato emozioni forti con il giro di pista di Gian Carlo Minardi, a bordo della Lotus Elane del 1960 guidata da Roberto Farneti. Un momento arricchito dalla presenza della McLaren della serie “SENNA”, portata in pista da Luciano Crespi con la tuta e il casco originali del fuoriclasse brasiliano, riportando tutti al Mondiale 1990.
Al Museo Checco Costa, invece, è stata allestita la mostra “40 anni della Formula 1 di Faenza”, dedicata al debutto della Minardi in F1 nel 1985. In esposizione sette monoposto simbolo di quattro decenni, dalla M185 fino alla Racing Bulls VCARB 02 del 2025, passando per le Toro Rosso e le storiche Minardi che hanno scritto pagine indimenticabili.
Spettacolo in pista e passione senza tempo
Sul tracciato si sono alternate quindici sessioni giornaliere con monoposto di ogni epoca: Formula Junior, Formula Abarth, Formula Italia, F2, F3, GP2, GP3, F3000, Prototipi, GT storiche, insieme alle vetture portate da club e scuderie storiche come la Scuderia del Portello e la Fondazione Gino Macaluso con le iconiche Lancia LC1 e LC2 Martini Racing. Non sono mancate le regine moderne, tra Hypercar e Supercar: dalle Pagani alle Lamborghini, dalle Dallara alle Pambuffetti fino alle Lotus e alle Mazda MX5.
Il cuore degli appassionati è stato acceso dalle Formula 1 storiche, dalla March 701 del 1970 fino alle Williams FW33 del 2011, passando per Lotus, Tyrrell, Ferrari, Osella, Arrows, Wolf e naturalmente le Minardi M189 e PS04/B. Una rassegna unica che ha permesso di rivivere l’evoluzione tecnica e stilistica di quarant’anni di corse.
Campioni e protagonisti
Come da tradizione, l’Historic Minardi Day ha richiamato personaggi che hanno lasciato il segno nel motorsport: ingegneri come Aldo Costa, Gabriele Tredozi, Nigel Cowperthwaite, Giorgio Piola, e piloti del calibro di Ivan Capelli, Alessandro Nannini, Pierluigi Martini, Riccardo Patrese, René Arnoux, Roberto Moreno, fino a Luca Badoer con il figlio Brando. Tra i momenti più intensi, la consegna del Memorial “Nando Minardi” all’artista Alessandro Rasponi e il premio ACI ad honorem a Gian Carlo Minardi, riconoscimento che ha suggellato l’importanza dell’evento.
Le esibizioni non sono state da meno: Arturo Merzario è tornato al volante della Lucchini Alfa Romeo, Pierluigi Martini ha strappato applausi guidando la Tyrrell P34 a sei ruote, mentre Roberto Moreno ha fatto rivivere la Minardi M189 e la Ralt F3 del titolo europeo 1983.
Raduni e territorio in festa
La kermesse è stata arricchita dal doppio appuntamento ACI Storico, con il passaggio dei protagonisti del Circuito Stradale del Mugello e con il Raduno Terre di Romagna, che ha visto 131 equipaggi partire da Imola verso Faenza, sede del Racing Bulls F1 Team, prima di tornare in pista per la parata conclusiva.
Le voci dei protagonisti
«Anche questa edizione ha superato ogni aspettativa – ha dichiarato Gian Carlo Minardi –. È un orgoglio vedere crescere così tanto una manifestazione che coinvolge nuove generazioni, appassionati e addetti ai lavori. È anche un segnale positivo per l’indotto economico del territorio».
Per Pietro Benvenuti, direttore generale dell’Autodromo, «Imola si è confermata capitale del motorsport, capace di celebrare il passato, valorizzare il presente e guardare al futuro. La presenza di campioni e vetture leggendarie ha dato ulteriore prestigio a un evento unico».
Il sipario cala, ma l’entusiasmo resta: l’Historic Minardi Day ha ancora una volta scritto una pagina memorabile, già proiettata verso l’edizione 2026.
