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Tennis

Alexander Bublik piega in tre set Juan Manuel Cerundolo e conquista il titolo a Gstaad

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Alexander Bublik
Alexander Bublik / LaPresse

Alexander Bublik conclude alla grande la propria settimana sulla terra rossa di Gstaad. Sul mattone tritato elvetico, l’estroso tennista kazako si è imposto nell’atto conclusivo contro l’argentino Juan Manuel Cerundolo (n.109 del ranking), fratello minore di Francisco, col punteggio di 6-4 4-6 6-3 in 2 ore e 9 minuti di gioco.

Per Bublik si tratta del sesto titolo ATP in carriera e del secondo dell’anno dopo l’affermazione sull’erba di Halle. Da citare anche il successo nel Challenger 175 di Torino, senza dimenticare i quarti di finale raggiunti al Roland Garros in un’annata in cui il rendimento sulla terra è stato piuttosto buono per lui. Il tennista dell’Est ha vinto 20 delle ultime 23 partite disputate e può festeggiare il ritorno in top-30.

Nel primo set entrambi i giocatori faticano a trovare continuità al servizio: Bublik alterna momenti di un tennis brillante ad altri errori grossolani, mentre l’argentino si rivela poco efficace dal lato del rovescio mancino. Fioccano le palle break da una parte e dell’altra, con break e contro-break nei primi due game. Alla lunga, la maggior qualità tennistica del kazako fa la differenza e nel decimo game, mettendo tanta profondità dal lato del rovescio, strappa il servizio a Cerundolo e conquista la frazione sul 6-4.

Nel secondo set il canovaccio del confronto non cambia più di tanto. Il rendimento della battuta è assai ondivago e le palle break sono diverse. Il primo a piazzare lo strappo è Cerundolo nel quinto game, ma nell’ottavo viene ripreso da Bublik. Sascha però, poco dopo, incappa in un turno alla battuta disastroso: zero quindici messi a referto e nuovo break per il sudamericano. Stavolta non ci sono incertezze e il 6-4 lo premia.

Nel terzo set il rendimento di Bublik sale sensibilmente. Nel quarto gioco Cerundolo si salva ai vantaggi, ma nel sesto il kazako è molto risoluto e c’è lo strappo. Nell’ottavo game il 28enne dell’Est non capitalizza una palla match, ma al servizio la chiude in maniera regale sul 6-3. Leggendo le statistiche, da considerare i 13 ace del top-30 (81% dei punti vinti con la prima di servizio). Un aspetto determinante sullo sviluppo del confronto.

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