Atletica
Suggestione Pedro Pichardo: il fuoriclasse campione olimpico diventerà italiano? E l’assenza in Coppa Europa…
Pedro Pichardo è un’icona del salto triplo da più di un decennio: balzò agli onori della cronaca trionfando ai Mondiali Under 20 nel 2012, poi si mise al collo un doppio argento iridato tra i grandi e a seguire ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ai Mondiali e agli Europei nel 2022. Il 31enne è riuscito a tornare sul podio ai Giochi di Parigi 2024, dove si è però dovuto accontentare dell’argento alle spalle dello spagnolo Jordan Diaz e davanti al nostro Andy Diaz.
Nato a Santiago di Cuba il 30 giugno 1993, Pedro Pichardo ha difeso i colori del Paese caraibico fino al 2015 e poi ha acquisito la cittadinanza portoghese, riprendendo l’attività con la quarta piazza nella rassegna iridata del 2019 a Doha. Forte di un primato personale di 18.08 metri (vecchio di dieci anni, ma avvicinato un paio di stagioni fa con un 18.04 indoor), il triplista sarebbe ai ferri corti con la Federazione Portoghese per una questione di sponsor. Si vocifera, come c’è stato modo di evidenziare in Rai durante la telecronaca degli Europei a squadre, di un nuovo possibile cambio di passaporto ed è viva la suggestione di un trasferimento in Italia.
Il fatto che sia stato tesserato da una società italiana (la ATL-Etica Impresa Sociale di San Vendemiano) è indubbiamente una base di partenza. La compagine trevigiana ha accolto a braccia aperte il numero 1 del ranking mondiale, che quest’anno ha gareggiato soltanto una volta: il 12 giugno a Oslo in occasione di una tappa di Diamond League, chiudendo al secondo posto con 17.06 alle spalle del giamaicano Jordan Scott. Inoltre era inizialmente annunciato nel weekend dedicato alla ex Coppa Europa e invece non si è presentato a Madrid per indossare la casacca lusitana da grande favorito della vigilia vista anche l’assenza di Andy Diaz.
La sua ultima apparizione con il Portogallo risale dunque a venerdì 9 agosto 2024, quando si disputò la finale a cinque cerchi nella capitale francese. Questo dato va evidenziato perché occorrono tre anni senza impegni con la Nazionale per poter cambiare cittadinanza e tornare a gareggiare con il nuovo Paese: era già successo a Pichardo nella transizione tra Cuba e Portogallo ed è capitato anche ad Andy Diaz dopo il suo addio a Cuba. E come prenderebbe il primatista nazionale l’arrivo in squadra di un suo grande rivale ed (ex) connazionale?
