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REGINE TOTALI! Errani/Paolini, altra perla: dopo le Olimpiadi, si prendono anche il Roland Garros!
Sara Errani e Jasmine Paolini ce l’hanno fatta. Al secondo tentativo, e dopo che nel frattempo sul Court Philippe Chatrier ci avevano vinto l’oro alle Olimpiadi, la coppia azzurra si porta a casa il Roland Garros battendo per 6-4 2-6 6-1 il duo kazako-serbo, ma originario di Mosca, formato da Anna Danilina e Aleksandra Krunic. La coppa intitolata a Simonne Mathieu torna nelle mani di Sara a 13 anni dalla prima volta, ottenuta da Roberta Vinci, e questo è un record assoluto nella specialità a Parigi; per Jasmine è la prima volta da campionessa Slam. E per la romagnola ancora un pezzo di storia, perché si porta a casa due Slam, assieme a quello in misto con Andrea Vavassori, nel giro di tre giorni.
Già nel primo game, con Paolini al servizio, c’è un problema chiamato palla break, che la stessa Jasmine cancella tirando addosso a Krunic a rete. Alla fine il game viene tenuto, poi il duo che, di fatto, è moscovita riesce in qualche modo a tenere in mano la situazione cercando attivamente contromisure alle trame tattiche delle azzurre. La prima vera occasione che arriva in mano alle italiane è però quella buona: sul 30-40 Paolini tira su Danilina a rete provocandone l’errore sulla volée di dritto, il break e il conseguente 4-2. Qualche errore di troppo, però, costa la palla del controbreak, annullata con un punto di grandissima tattica e tra i migliori del match. Ne nasce un game durissimo, in cui le azzurre non hanno mai la chance di salire sul 5-2, e alla quinta occasione arriva il 4-3 anche in virtù di inusuali errori di Errani. Nel game successivo Kalinina fa e disfa, annulla due palle break, poi ce n’è una terza su uno scambio straordinario chiuso da una riga millimetrica presa di dritto da Paolini. Krunic intercetta il lob basso di Errani, Dopo 12 minuti arriva il 4-4, ma sul 5-4 un gran punto di Errani e due bordate di Paolini valgono i due set point. Ne basta uno: dopo una lunga difesa delle italiane, Danilina gioca sì lo smash, ma lo tira angolatissimo e fuori dal campo. Risultato: 6-4 Errani/Paolini.
Nel secondo parziale le due moscovite devono tenere ai vantaggi, ma Krunic appare proprio nel momento più inatteso, sull’1-1: è lei a piazzare la palla corta che vale il break a 30 sul servizio di Errani. In generale il momento è di leggero calo da parte delle azzurre, che però vengono aiutate dalle avversarie a tenere la scia nel quinto gioco. La situazione, però, non solo non cambia e rimane con Danilina e Krunic che hanno il pallino del gioco, ma la seconda è molto più nella partita e, di converso, le difficoltà azzurre restano. Costretta a scambiare tantissimo, Errani cede di nuovo la battuta, e il duo divenuto kazako/serbo sale sul 5-2. Si passa poi da una palla contestata (ma fuori) al 15-30, e poi ancora al set point per Danilina/Krunic annullato da una bella risposta (per gli effetti) della romagnola. Il secondo è però quello buono, con Krunic che intercetta il lungolinea di Errani: 6-2, terzo set.
Si riparte con una forte convinzione da parte delle azzurre, che riescono a issarsi fino all’1-0 15-40. Qui, però, entra di nuovo in scena Danilina, che mette un’altra marcia sulle palle break annullandole. La lotta diventa lunga, lunghissima, il game va verso i 10 minuti. Ma, alla fine, alla quarta chance Sara e Jasmine riescono a procurarsi il sospirato 2-0. Le due avversarie, però, non demordono e c’è la palla del controbreak, che però se ne va su palla colpita lunga da Danilina. I successivi due scambi sono veramente duri, ma alla fine consegnano un fondamentale 3-0 alle italiane, la cui convinzione aumenta esponenzialmente. Krunic fa il bello e il cattivo tempo a rete, confondendo sia avversarie che (peggio) compagna, ma Errani sbaglia un paio di palle pesanti, soprattutto la palla break mentre viene a rete per la volée di rovescio. E se ne va una seconda, stavolta con Paolini che manda lungo il dritto centrale, salvo poi rifarsi tirando un rovescio in corsa sotto rete difficilissimo. Alla terza palla break ci vuole il nastro colpito dal dritto di Errani, che taglia fuori Krunic e sigla il 4-0, che piuttosto rapidamente diventa 5-0. E poi, sul 5-1, basta l’unico match point con Danilina che butta l’ultima palla in rete, quella che serve per la storia.
Era da 10 anni che una giocatrice, Sara Errani in questo caso, non vinceva una prova dello Slam in doppio femminile e misto al Roland Garros: l’ultima a riuscirci l’americana Bethanie Mattek-Sands nel 2015 (con Safarova in un caso e Mike Bryan nell’altro). Una giornata, in sostanza, che si apre in modo fantastico per il tennis italiano, che porta così a casa un altro alloro in questo Roland Garros che di gioie ne ha concesse davvero tante. E per Jasmine Paolini si chiude tutto con un sorriso, quello vero, come ulteriore conferma di un anno e mezzo nel quale ha scalato le montagne in tutti i sensi.
