Roland GarrosTennis
Panatta sportivo: “La più bella partita che abbia mai visto. Sul 6-6 dovevano fermarsi e dare la coppa a entrambi”
La finale del Roland Garros 2025 tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è entrata di diritto nella storia del tennis come una delle partite più iconiche di sempre. Alla fine è stato lo spagnolo ad avere la meglio dopo 5 ore e 29 minuti di gioco spumeggiante sul Philippe Chatrier al tie-break del quinto dopo aver cancellato ben tre match point all’azzurro nel quarto set.
“Oggi ho assistito alla partita più bella che io abbia mai visto, sia dal vivo che in televisione. Si sono affrontati due grandissimi campioni, due fenomeni. Non ho altri aggettivi per esprimere quello che ho provato. Ho visto un tennis assolutamente stratosferico da parte di tutti e due. Jannik aveva la partita in mano, ma il tennis come ho sempre detto lo ha inventato il diavolo, che ci ha messo lo zampino per far recuperare Alcaraz. Poi dopo Sinner aveva anche recuperato nel quinto set e sono andati al tie-break“, racconta Adriano Panatta in un collegamento con la Rai durante la trasmissione DS Estate.
“Sul 6-6 al quinto io avrei detto: ‘Basta, mettiamo la seconda coppa e siete tutti e due vincitori del Roland Garros’. Se lo meritavano entrambi, ma purtroppo nello sport questo non è possibile e la vittoria è andata allo spagnolo, che l’ha meritata proprio come l’avrebbe meritata Sinner. Tecnicamente ho visto dei colpi che non pensavo potessero essere effettuati, ed io ne avrò visti tanti di colpi nella mia vita“, prosegue il vincitore dello Slam parigino nel 1976.
Sulla sportività di Sinner e Alcaraz e sulle possibili prospettive per Wimbledon: “Il fair play oggi si è visto in campo, e quando viene dai migliori due al mondo fa sempre piacere, questo è un valore aggiunto del nostro sport. Sono dei match alla pari, una volta vince uno e una volta vince l’altro. Adesso vediamo a Wimbledon quello che riusciranno a fare, anche perché non vedo nessuno in grado di impensierirli e di evitare una nuova finale Sinner-Alcaraz tra un mese“.
