Roland GarrosTennis
Novak Djokovic piega in quattro set Alexander Zverev e raggiunge in semifinale Sinner a Parigi
La classe dell’esperienza. Novak Djokovic (n.6 del mondo) ha sconfitto nell’ultimo quarto di finale del Roland Garros il tedesco Alexander Zverev (n.3 ATP), finalista l’anno passato. L’asso nativo di Belgrado si è imposto col punteggio di 4-6 6-3 6-2 6-4 in 3 ore e 20 minuti di partita, mettendo in luce le grosse fragilità del teutonico e, nello stesso tempo, dimostrando la sua grande ferocia agonistica. Per Nole si tratta, quindi, della 51ª semifinale a livello Slam e della 13ª a Parigi. Venerdì 6 giugno, quindi, ci sarà il confronto con il n.1 del mondo, Jannik Sinner, e si prospetta uno scontro generazionale epocale.
Nel primo set Zverev comincia bene, muovendo piuttosto bene il gioco sia col dritto che col rovescio e conquistando il break in apertura. Djokovic riesce a rimanere in scia e si procura una chance per ottenere il contro-break nell’ottavo game ma Sascha, ben supportato dal servizio, si salva. La frazione termina sul 6-4 in favore del teutonico.
Nel secondo set le fragilità caratteriali di Zverev iniziano a venire fuori. Djokocic ci mette un po’ più di energia nel quarto game e piazza il break, approfittando di qualche incertezza di troppo del rivale. Zverev tenta una reazione, costruendosi una palla del contro-break, ma non la sfrutta. Il tedesco, nello stesso tempo, annulla un’opportunità del doppio break a Djokovic nel gioco successivo. Alla fine della fiera, non ci sono ulteriori occasioni e sul 6-3 il serbo torna in linea di galleggiamento.
Nel terzo set ci si aspetta una dura lotta e invece il tedesco sparisce letteralmente dal campo. Il suo dritto va in pezzi come il servizio e Djokovic prende il largo, piazzando due break consecutivi nel quinto e nel settimo gioco. Sul 6-2, l’inerzia della partita cambia.
Nel quarto set Sascha è ancora provato e la gestione del suo primo turno in battuta è orribile. Subisce il break Zverev e lo strappo si rivela decisivo. L’ultimo scatto d’orgoglio il n.3 del mondo lo manifesta nel sesto game, costruendosi una palla del contro-break. Uno scambio di 41 colpi nel quale Sascha però è troppo passivo in fase di chiusura. Djokovic si esalta e nei fatti il match finisce lì. Sull’ennesimo recupero maldestro su una palla corta, finisce l’avventura di Zverev e Novak può esultare.
Leggendo le statistiche, da sottolineare i 42 vincenti e 29 errori non forzati di Nole rispetto ai 38 winners e ai 44 gratuiti del tedesco.
