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CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Mauro Vegni: “Si pattinava sull’asfalto, perché rischiare di perdere altri corridori?”

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Mauro Vegni
Mauro Vegni - Lapresse

Giornata travagliata al Giro d’Italia 2025: la sesta tappa con arrivo in quel di Napoli ha visto una parte di gara interrotta ed un finale neutralizzato a causa delle difficoltà a percorrere un asfalto reso viscido dalla pioggia.

Decisione presa ovviamente da Mauro Vegni, direttore di corsa, a 60 chilometri dal traguardo dopo una bruttissima caduta nel gruppo. Le sue parole:  “Devo dire che ai corridori abbiamo solo riferito che avremmo ridato una nuova partenza con il distacco dei fuggitivi. Non c’è stata nessuna discussione. Quando ci siamo fermati e abbiamo sentito i problemi della caduta, considerando che ancora pioveva e che gli asfalti diventano impraticabili e abbiamo deciso di neutralizzare la corsa fino all’arrivo per non rischiare di perdere altri corridori per il Giro”.

Sulle condizioni della strada: “L’asfalto come visto dalle immagini era bello, però tecnicamente non reggivi, io slittavo anche con le scarpe. Questo capita sempre soprattutto nei posti dove c’è il mare vicino, le prime piogge non bagnano bene l’asfalto, diventa come pattinare”.

Il riferimento a Jai Hindley: “Corridori importanti ci hanno lasciato le penne, perché rischiare su una volata? Domani ripartiremo con i risultati acquisiti”.