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CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Juan Ayuso e un futuro fosco: spazi sempre più ristretti in UAE, addio da non escludere

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Juan Ayuso
Juan Ayuso - Lapresse

Era l’uomo più atteso, il favorito numero uno della vigilia assieme a Primoz Roglic. Era lui che doveva bissare il trionfo in casa UAE Team Emirates – XRG dopo il dominio di Tadej Pogacar del 2024. E invece non è andata nel migliore dei modi: il Giro d’Italia non è ancora finito, ma Juan Ayuso ha praticamente salutato le sue speranze di vittoria.

La sedicesima tappa è stata fatale allo spagnolo classe 2002: nonostante un inizio non convincente, fino a stamattina era terzo in classifica generale e davvero vicino alla vetta, andando a caccia della Maglia Rosa. Sul GPM di Santa Barbara è arrivata una crisi repentina ed inaspettata: è definitivamente crollato, perdendo al traguardo addirittura 14′.

Annunciato come potenziale fuoriclasse al suo passaggio da professionista, Ayuso non ha ancora raggiunto i risultati attesi, anche se in ogni caso le quattordici vittorie (una anche al Giro sul traguardo di Tagliacozzo) fanno sì che il 22enne sia uno dei talenti più importanti di quest’era nel World Tour.

Forse nella UAE Team Emirates – XRG, come fatto capire l’anno scorso al Tour de France (si era ritrovato a partire da gregario), lo spagnolo trova pochi spazi. In questa edizione della Corsa Rosa era il capitano designato ed invece inaspettatamente ha trovato Isaac del Toro davanti a lui, in Maglia Rosa, e forse anche questo, oltre ai problemi fisici, ha fatto crollare l’iberico.

Ed ora? Da capire quali saranno i prossimi appuntamenti, se andrà alla Grande Boucle o alla Vuelta, a supportare Pogacar. Ancor di più da guardare il futuro: contratto fino al 2028, rimarrà per altri tre anni nella compagine emiratina? 

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