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Giro d’Italia 2025: il percorso e le tappe della terza settimana. Arrivano le Alpi!
Le prime due settimane di gara hanno rivoluzionato buona parte dei pronostici della vigilia. Nulla però è stato ancora scritto in maniera definitiva, sarà un entusiasmante rush finale a decretare il vincitore dell’edizione numero 108 del Giro d’Italia.
La corsa rosa vive oggi il terzo giorno di riposo, occasione preziosa per recuperare energie dopo due terzi di gara a tutta. Si riparte domani per dare il là ad uno sprint che propone quattro arrivi in salita, un’opportunità per le ruote veloci e la passerella finale di Roma.
La sedicesima tappa porta i corridori da Piazzola sul Brenta a San Valentino (Brentonico) per 203 chilometri ed un dislivello complessivo di 4900 metri. I corridori affrontano la prima difficoltà di giornata con la salita di Carbonare, seconda categoria di 12,9 km con pendenze comprese tra il 4,6 e il 10%. La lunga discesa porta i corridori verso Trento e alla salita di Candriai, prima categoria di 10,1 chilometri con pendenze comprese tra il 7,6 e il 13%. Il finale è durissimo con il Santa Barbara, asperità di prima categoria lunga 12,7 chilometri con pendenza minima dell’8 e massima del 14%, e l’arrivo di San Valentino (Brentonico), prima categoria di 18,2 chilometri con pendenza minima del 6,1% e punte del 14%. Il chilometro Red Bull è posto a Brentonico.
Mercoledì 28 si parte da San Michele all’Adige e si arriva a Bormio dopo 155 chilometri ed un dislivello di 3800 metri. Il gruppo inizia subito in salita fino alla scalata del Passo del Tonale, seconda categoria di 15,2 chilometri con pendenze comprese tra il 6 e il 9%. La successiva discesa porta i corridori verso Ponte di Legno e il traguardo intermedio di Vezza d’Oglio, prologo del Mortirolo, prima categoria di 12,6 chilometri che presenta tratti di pendenza massima del 16%. Il chilometro Red Bull è a Le Prese. Ultima difficoltà di giornata è la salita di Le Motte, terza categoria di 3 chilometri all’8% di pendenza media. Il traguardo finale di Bormio è in leggera salita.
Giovedì 29 la corsa si sposta da Cesano Maderno a Morbegno con la diciottesima tappa lunga 144 chilometri. Dopo una trentina di chilometri la carovana affronta la salita di Parlati, seconda categoria di 7,6 chilometri con pendenza massima dell’11%. Le altre due difficoltà di giornata sono il Colle Balisio e Ravellino, entrambe di terza categoria. Il chilometro Red Bull posto a Sirtori anticipa un lungo tratto pianeggiante. A 13 chilometri dalla conclusione inizia il circuito finale che porterà i corridori al traguardo. Potrebbe essere la penultima occasione per i velocisti.
Venerdì 30 è il momento della diciannovesima tappa, la Biella-Champoluc di 166 chilometri. La terzultima frazione è un autentico tappone con ben 4950 metri di dislivello. I corridori affrontano a pochi chilometri dalla partenza il Croce Serra, salita di terza categoria. La successiva discesa li porta verso il Col Tzecore, prima categoria di 16 chilometri con pendenza massima del 15%. Si scende verso Chatillon per poi misurarsi con il Col Saint-Pantaléon, prima categoria di 16,5 chilometri con pendenze comprese tra il 7,2 e il12%. Il Chilometro Red Bull di Saint-Vincent precede il Col de Joux, prima categoria con pendenza massima del 12%, e l’Antagnod, seconda categoria di 9,5 chilometri al 4,7 % di pendenza media. A circa cinque chilometri dalla fine inizia la discesa che porterà i corridori al traguardo.
205 chilometri di lunghezza e un dislivello di 4500 metri caratterizzano la penultima frazione di sabato 31, la Verrès – Sestrière. La strada inizia a salire dopo 70 chilometri con la salita di Corio, quarta categoria di 6,5 chilometri al 3,7 % di pendenza media. Un tratto in falsopiano proietta i corridori verso il Col del Lys, seconda categoria di 18,5 chilometri con pendenza massima del 12%. La discesa accompagna i corridori verso il traguardo intermedio di Chiusa di San Michele da cui si riprende a salire verso il Chilometro Red Bull di Bergerie Le Casette e il Colle delle Finestre, Cima Coppi di questa edizione con i suoi 2178 metri. La carovana affronta una salita di prima categoria di 18,5 chilometri con pendenza massima del 14% e tratto finale sullo sterrato. La discesa successiva allo scollinamento porta verso l’arrivo di Via Lattea a Sestrière, terza categoria di 16,3 chilometri al 3,8% di pendenza media.
Domenica prossima è prevista la grande chiusura della corsa con la ventunesima tappa, la Roma-Roma di 141 chilometri. I ciclisti attraverseranno i Giardini Vaticani e usciranno dalla Porta del Perugino per dirigersi verso il ritrovo di partenza allestito presso le Terme di Caracalla. La corsa arriva fino ad Ostia, passaggio previsto al chilometro 32,2, affronta lo sprint intermedio di Fontana dello Zodiaco, passa sul traguardo per poi tornare indietro verso la partenza e misurarsi con gli otto giri da 9,5 chilometri del circuito finale. L’arrivo è previsto al Circo Massimo.
