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CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Del Toro-Carapaz come Nibali-Roglic nel 2019. E Simon Yates ringrazia

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Carapaz del Toro Yates
Carapaz del Toro Yates - Lapresse

Nel ciclismo non sempre vince il più forte. Simon Yates quasi sicuramente oggi e per tutto il Giro d’Italia a livello di watt, se vogliamo entrare nel gergo ciclistico, non era il migliore tra gli uomini di classifica, ma per fortuna questo sport regala anche sorprese e la testa è addirittura fondamentale ancor di più delle gambe.

Il britannico della Visma | Lease a Bike è stato eccezionale sul Colle delle Finestre, che l’aveva clamorosamente respinto nel 2018 quando era in Maglia Rosa: ha attaccato i suoi rivali, li ha staccati e successivamente, anche grazie al supporto di un gregario di lusso come Wout van Aert, è riuscito a ribaltare la Corsa Rosa.

Il Giro l’hanno perso oggi Isaac del Toro e Richard Carapaz, che si sono marcati in una maniera impressionante nell’ultima fase di gara. Nessuno dei due si è preso la responsabilità di inseguire il britannico che ha guadagnato minuti su minuti, volando in vetta alla classifica generale. La coppia centro-sudamericana non ha assolutamente convinto: un’occasione importante gettata via.

Un esempio simile l’abbiamo vissuto nel lontano 2019 quando Vincenzo Nibali andava a caccia del terzo trionfo nel Trofeo Senza Fine. Il siciliano si è marcato con Primoz Roglic nelle ultime frazioni e ad approfittarne allora fu addirittura Carapaz: sottovalutato in un primo momento, l’ecuadoriano della Movistar (adesso passato alla EF Education – EasyPost) riuscì a vestire la Maglia Rosa e a prendersi il titolo.

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