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Alex de Minaur risponde alle critiche su X di un tifoso di Djokovic, oppositore di Sinner per il caso ‘Clostebol’

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Alex de Minaur
Alex de Minaur / LaPresse

Alex de Minaur ci ha provato in tutti i modi a fare partita con Jannik Sinner, ma per la decima volta in altrettanti scontri diretti, è arrivata la sconfitta. 6-3 6-2 6-1 lo score in favore del n.1 del mondo, che ha sciorinato una prestazione di altissimo livello, sentendo la palla in maniera perfetta e lasciando andare i colpi.

Per de Minaur la soddisfazione di aver raggiunto i quarti di finale in uno Slam, ma l’amarezza di dover commentare ancora una volta un ko contro l’altoatesino. A questo proposito, c’è stato un intervento del tennista australiano anche a livello social. Su X, infatti, il giocatore originario di Sydney ha voluto rispondere alle critiche di un tifoso di Novak Djokovic.

“Pavvy G”, questo il nickname dell’appassionato, si è così espresso: “Alex de Minaur non crede minimamente di poter competere con Sinner, per non parlare di batterlo. Prestazione orribile da parte sua“. Una critica volta a screditare anche l’impegno dell’aussie nel confronto con Jannik. La risposta di de Minaur è stata la seguente: “Ehi amico, è un peccato che tu non sia mai stato un giocatore abbastanza bravo da provare a giocare contro Jannik. Sono sicuro che avresti fatto una performance migliore e avresti saputo esattamente come batterlo. Ti auguro il meglio!!!

Da sottolineare che l’utente citato abbia nel suo profilo rivendicato la libertà di opinione rispetto alla questione e per di più sia diventato anche “noto” per le accuse nei confronti di Sinner, dopo la positività al Clostebol. Il supporter di Djokovic non ha mai ritenuto credibile la versione del n.1 del mondo, cosa che invece sia l’ITIA che la WADA hanno fatto dal momento che anche l’Agenzia mondiale dell’antidoping ha detto chiaramente che ci si trovi in presenza di un caso di “contaminazione” e non di doping.

Nello stesso tempo, il tifoso ha espresso con costanza, similmente a Nick Kyrgios, forte contrarietà rispetto a una mancata sospensione del tennista altoatesino, specie ora che il suo caso è ancora aperto per il ricorso della WADA. Tuttavia  le regole nel caso di Sinner sono state osservate alla lettera, come più volte affermato dalla CEO dell’ITIA, Karen Moorhouse, e ultimamente dal capo dell’USADA, Travis Tygart.