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Scacchi

Scacchi: Gukesh più coraggioso di Ding Liren, agguanta la patta nella sesta del match Mondiale 2024

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Ding Liren, Gukesh Dommaraju
Ding Liren, Gukesh / FIDE / Eng Chin An

Non si sblocca il match per il Campionato del Mondo di scacchi. Alla sesta partita, permane il risultato di parità, un 3-3 che però stavolta lascia più contento lo sfidante, Gukesh, del campione in carica, Ding Liren. L’indiano, protagonista di una partita un po’ tutta sulla difensiva, ma anche giocata su una certa inventiva, riesce ad agguantare la patta dopo 4 ore e 14 minuti, di poco la maggior durata di un confronto in questa sfida che vale il trono mondiale.

L’inizio è fondamentalmente scoppiettante, per due motivi. Il primo è che Ding fa la stessa cosa che mise in scena un anno e mezzo fa, proprio alla sesta del match contro Nepomniachtchi: giocare il Sistema di Londra. Due volte è apparso sulla scacchiera nella storia dei match iridati, due volte è stato lui a portarcelo. Fino alla sedicesima mossa il ritmo è praticamente da partita rapid, con i due che si mostrano particolarmente preparati alla situazione.

Il primo a sentirsi fuori dalla teoria è Gukesh, che nel tempo di arrivare a giocare la 19a mossa ha già più di 40 minuti di “ritardo” sul rivale. Questi, con un’ora e 53 a disposizione alla ventesima, si prende tutto il tempo per calcolare varianti e sottovarianti e ci mette 42 minuti e 42 secondi ad elaborare quella che poi diventa 20. Dxc6. La sfida, nel frattempo, ha visto uscire di scena tutti i pezzi leggeri, con solo Donna, Torri e 5 pedoni per parte presenti e un ritmo che sembra favorire il Bianco, se non altro per l’attacco contro l’arrocco e il dinamismo.

Ding, però, non si fida del proprio leggero vantaggio e tenta di andare per la triplice ripetizione di mosse alla 26a. Gukesh non è d’accordo, porta la Donna in h4 e fa saltare la questione, accettando di giocare una posizione leggermente inferiore pur di non volersi piegare all’equa divisione del punto troppo presto. Un fatto, questo, che manda in visibilio le comunità scacchistica e indiana. Presto l’indiano si rende conto di esser finito in una situazione non facile, ma continua a giocare in modo decisamente non scontato.

Alla 29a rifiuta il cambio delle Donne proposto da un Ding forse privo della reale volontà di portare a casa il punto intero. Nella battaglia psicologica che segue Gukesh decide per altre linee che non lo aiutano completamente, ma tanto basta. Il cinese gioca in modo abbastanza tranquillo, anche troppo considerando che potrebbe cercare realmente di mettere in difficoltà il suo avversario. Una volta superata la quarantesima mossa, però, arriva uno scacco perpetuo che non fa altro che rendere inevitabile la patta. Un mezzo punto che, però, fa solo il gioco del diciottenne indiano, a questo punto anche mentalmente in grado di guardare alla settima partita di martedì con molto spirito positivo.