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MotoGP, Bagnaia deve sfatare il tabù Phillip Island. I precedenti nel GP d’Australia

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Bagnaia / Valerio Origo

Questo weekend il Motomondiale fa tappa in Australia ed in particolare a Phillip Island per il diciassettesimo e quartultimo round della stagione 2024. Si preannuncia una tre giorni oltremodo intensa e spettacolare, con in palio punti fondamentale per la corsa al titolo in MotoGP tra i grandi rivali Jorge Martin e Francesco Bagnaia, separati da soli 10 punti in favore dello spagnolo nella classifica generale del campionato.

Pecco non ha mai vinto in carriera sul meraviglioso circuito oceanico, ma dovrà provare a sfatare finalmente il tabù Phillip Island per avvicinarsi ulteriormente (o passare davanti) a Martinator nel Mondiale. In realtà il pilota torinese ha cominciato nel peggiore dei modi il suo rapporto con il GP d’Australia, collezionando tre ritiri ed un 11° posto nelle sue quattro apparizioni in Moto3 dal 2013 al 2016.

Feeling complicato anche in Moto2, con un deludente 12° posto da rookie nel 2017 ed un pessimo fine settimana (16° in qualifica, 12° in gara) l’anno successivo nella stagione in cui si è laureato Campione del Mondo. Il suo primo vero acuto tra i saliscendi di Phillip Island è arrivato a sorpresa nel 2019 con una splendida quarta posizione in rimonta, valevole come miglior risultato della sua annata d’esordio in MotoGP con la Ducati del team Pramac.

Successivamente Bagnaia ha confermato il cambio di tendenza del suo rendimento in Australia, conquistando un prezioso terzo posto nel 2022 per la rincorsa a Quartararo nel Mondiale e arrivando secondo un anno fa a soli 2 decimi dal vincitore Johann Zarco, anche grazie al clamoroso crollo verticale di Martin negli ultimi giri (a causa di un errore strategico sulla scelta delle gomme) dopo aver dominato il GP.

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