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CiclismoStrada

Giulio Ciccone: “Dovevamo anticipare, ma non c’è stata neanche quella possibilità”

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Giulio Ciccone
Ciccone / IPA Agency

È stato il migliore degli azzurri, lontanissimo però dalle posizioni che contano. La gara dell’Italia ai Mondiali di ciclismo 2024 in Svizzera può essere riassunta dal risultato e dalla prestazione di Giulio Ciccone, che si è ritrovato ad essere capitano della squadra di Daniele Bennati (non c’era una vera e propria punta alla vigilia).

L’abruzzese ha tentato un paio di attacchi quando la corsa si è accesa, salvo poi rimbalzare e chiudere venticinquesimo ad oltre sei minuti da un Tadej Pogacar scatenato. Il commento dell’azzurro ai microfoni di Tina Ruggeri di Inbici: “Quando la gara va così c’è da inchinarsi e accettare la superiorità. Noi avevamo un piano, perché non essendo i favoriti dovevamo anticipare, però oggi non c’è stata neanche quella possibilità”.

Gli unici attacchi azzurri: “Ci abbiamo provato con Cattaneo ed anche Bagioli, ma è praticamente impossibile seguire Pogacar. I nostri piani sono saltati presto perché la gara si è accesa subitissimo”.

Su Pogacar: “Penso che sia un numero incredibile, degno del corridore, di tutta la stagione che ha fatto, si merita questa vittoria più di tutti”.

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