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Scherma, il fioretto azzurro si conferma una certezza. Bene le spadiste, passo indietro nella sciabola

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Fioretto Donne/Bizzi Federscherma

Si è chiuso un lunghissimo fine settimana per la scherma azzurra, con tutte e sei le armi impegnate. Il bilancio è stato comunque positivo, con due vittorie e tanti piazzamenti sul podio sia individuali sia a squadre. Il fioretto, come spesso accade, ha recitato il ruolo di protagonista, ma buone indicazioni sono arrivate anche dalla spada, mentre la sciabola non è riuscita a prendersi almeno un posto sul podio.

FIORETTO – Ad Hong Kong erano impegnati uomini e donne, con una tappa di Coppa del Mondo a fortissime tinte azzurre. Spicca ovviamente la prima vittoria della carriera di Guillaume Bianchi, ma anche quella delle fiorettiste che si confermano assolutamente la squadra più forte del mondo. Gli azzurri, privi per la prima volta di Daniele Garozzo, si sono arresi in finale solo ai padroni di casa, in una gara a squadre con ben tre formazioni asiatiche in semifinale (Hong Kong non sarà alle Olimpiadi). Non vanno poi dimenticati i podi individuali della portabandiera azzurra a Parigi Arianna Errigo e di Elena Tangherlini, ennesima dimostrazione di come il fioretto italiano abbia davvero tantissime carte da giocarsi ogni volta.

SPADA – La conferma di Giulia Rizzi e la rinascita di Federica Isola nel Grand Prix di Cali. La friulana, reduce dalla vittoria di Nanchino, arriva ancora in finale, ma cede all’ultima stoccata contro la francese Mallo-Breton. La lombarda, invece, ritrova il podio due anni e mezzo l’ultima volta, eliminando nel percorso anche la numero uno del ranking mondiale. Anche per lei fatale la stoccata del 15-14 sempre contro la transalpina. In generale la prova delle azzurre è stata comunque positiva, visto che sia Santuccio sia Fiamingo si sono arrese per una sola stoccata negli ottavi. Un turno quello degli ottavi che è stato fatale agli azzurri, con Federico Vismara ed Enrico Piatti usciti alle porte dei migliori otto. Continua il momento non felice di Davide Di Veroli, sconfitto un po’ a sorpresa dal portoghese Miguel Frazao per 15-14.

SCIABOLA – Non arrivano belle notizie da Seul. Sia in campo maschile sia in campo femminile gli azzurri non vanno oltre gli ottavi di finale, con i migliori risultati arrivati da Michela Battiston, Martina Criscio e Luca Curatoli. Purtroppo la sciabola si conferma l’arma con meno certezze in casa Italia, con anche le squadre che hanno fatto decisamente più fatica rispetto alle altre per qualificarsi. Alle Olimpiadi, però, può succedere di tutto e sognare un guizzo azzurro non è assolutamente utopia.

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