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Giro d’Italia 2024, Antonio Tiberi e il prezioso lavoro di un gregario di lusso: Damiano Caruso

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Tiberi-Caruso/LaPresse

La Bahrain – Victorious è stata certamente una delle squadre più attive nella decima tappa del Giro d’Italia. Con la fuga ormai andata, la formazione di Antonio Tiberi si è messa in prima linea a tirare il gruppo, cercando di aumentare il ritmo notevolmente sull’ultima salita di Bocca di Selva per mettere in difficoltà gli avversari del proprio capitano.

Un’azione sicuramente importante, ma anche un po’ incompiuta, visto che nel momento in cui è rimasto da solo non c’è stato un vero e proprio attacco da parte dell’italiano, che, anzi, ha perso qualche secondo nella volata finale, complice uno scatto bruciante di Ben O’Connor, che si è portato dietro Pogacar, Martinez, Thomas e Rubio.

In ogni caso questa voglia di attaccare e provarci della Bahrain è importante per le prossime tappe e soprattutto per Antonio Tiberi c’è la consapevolezza di avere al suo fianco un fenomenale Damiano Caruso. Il 36enne di Ragusa può davvero essere l’alleato perfetto per il corridore laziale nella sua rincorsa al podio della classifica generale e alla conquista della maglia bianca.

Un vero e proprio gregario di lusso per Tiberi, visto che Caruso si trovava in fuga ed è stato fermato dopo che Zambanini si è staccato. Il siciliano ha rallentato e, nonostante le tante energie già perse per andare in fuga e mantenerla, si è messo in testa al gruppo e a tirarlo a grande velocità. Un’azione decisamente importante e che potrebbe rivedersi sicuramente nelle prossime tappe. Tiberi va a caccia del podio ed ora di fianco a lui c’è un alleato che pochissimi altri capitani possono avere.

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