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Ciclismo

Arrivano i Muri al Giro d’Italia: le asperità e le pendenze della Martinsicuro-Fano

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Giro d'Italia
Giro d'Italia - Lapresse

Una tappa da Tirreno-Adriatico, una vera e propria classica quella che affronteranno domani i corridori al Giro d’Italia. In programma la dodicesima frazione, da Martinsicuro a Fano, di 193 chilometri, che diversi atleti hanno segnato con il circoletto rosso.

2162 metri di dislivello per una tappa che non presenta grandi asperità e che, soprattutto, nella prima fase, avrà oltre 50 chilometri di pianura. Immaginiamo una partenza a razzo del gruppo, poi partirà la rumba.

150 chilometri senza un metro di respiro. Strappo di Civitanova Alta (2,8 chilometri al 4,7%), poi subito dopo Montelupone (1,9 chilometri al 5,8% di pendenza media). È solo l’inizio. Si va verso Castelfidardo ed Osimo, poi ancora Villa San Paterniano (1,2 km al 7,5%).

Non è finita qui: iniziano i GPM, tutti di quarta categoria. Quello di Monsano presenta 4,2 km al 4% di pendenza media, poi lo strappo di Ostra, con un chilometro all’8,8%, una vera e propria rampa. E ancora, lo strappo di Mondolfo, dov’è posto anche il traguardo volante, con 1,2 chilometri al 5,1% ad anticipare il gran finale. L’attesa è tutta per il muro di Monte Giove: 1,2 chilometri al 9,2% di pendenza media e tratti che si avvicinano anche al 20%. Scollinamento a 13 dall’arrivo.

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