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Volley femminile, primo match ball scudetto per Conegliano! Gara4 è una sfida stellare sul campo di Scandicci

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Isabelle Haak
Haak/Ipa

Non ce ne vogliano i tifosi di Conegliano ma questa sfida merita la soluzione a gara5. Già è entrata nella storia come una delle finali più spettacolari di sempre, così si schiuderebbe la porta della leggenda e il 2024 sarebbe ricordato dagli appassionati del volley femminile forse in eterno grazie alla Savino del Bene Scandicci ed alla Prosecco Doc Imoco Conegliano.

Il grazie va dedicato comunque a queste sue squadre che, dopo otto ore di volley equamente suddivise in tre partite, si ritrovano domani al PalaWanny di Firenze per la quarta battaglia che potrebbe rivelarsi decisiva qualora le venete riuscissero a vincere. Gli aghi della bilancia in questa serie sono talmente tanti che la bilancia stessa rischia di andare in tilt perché in ogni set, in ogni punto, tutto può cambiare e tutto può essere decisivo al tempo stesso. Di fronte ci sono due squadre che in questo momento si equivalgono, anche se la doppia vittoria di Conegliano, che ha risposto al debutto deflagrante della squadra toscana, un pizzico di abbrivio alla squadra di Santarelli lo concede.

A spostare gli equilibri in gara 3 (e non solo) ci ha pensato Isabelle Haak, che con i suoi 41 punti messi a segno mercoledì in soli 4 set ha demolito una serie di record impressionante, a tal punto che i sogni scudetto passano ormai dalle sue potenti braccia per Conegliano e dalla capacità di limitarne le enormi potenzialità per Scandicci. La rivale diretta di Haak, Ekaterina Antropova, in gara3 non ha offerto la sua prova migliore, faticando non poco soprattutto nella prima parte del match, ma nelle altre due sfide ha retto il confronto e non sembra intenzionata a mollare la presa ed a lasciare la scena alla sua avversaria.

Un ago della bilancia può essere la prova dei martelli ricevitori. A Conegliano mercoledì Robinson-Cook e soprattutto Plummer hanno cancellato con una prova molto convincente la prestazione al di sotto delle aspettative di gara2 (entrambe finite in panchina con Plummer decisiva però nel tie break). Dall’altra parte a finire in panca è stata Zhu, che ha giocato a sprazzi sia in attacco che in ricezione, mentre Herbots, dopo un avvio deflagrante, ha un po’ pagato anche qualche scelta di Ognjenovic che l’ha messa in disparte per lunghi tratti del match, bagnando un po’ le polveri alla belga, che comunque nel complesso ha giocato un ottimo match.

L’ago della bilancia del libero pende al momento dalla parte di De Gennaro, che i suoi livelli standard li mantiene a prescindere dall’avversaria e dall’importanza della posta in palio, mentre Parrocchiale non sempre riesce a mantenere quella continuità di rendimento, soprattutto in ricezione, che servirebbero a Scandicci e ad Ognjenovic per tenere in scacco il sistema muro-difesa avversario. A proposito di muro, quella delle centrali, da una parte e dall’altra, è una famiglia allargata. Barbolini, complice anche le non buone condizioni di Nwakalor, li ha fatti ampiamente giostrare, partendo con Alberti titolare e arrivando con Washington in sestetto, quando nelle prime due sfide Nwakalor e Carol sembravano insostituibili (la brasiliana di fatto lo è tuttora). Ruoli più definiti in casa Conegliano, dove Fahr e Lubian appaiono inattaccabili ma poi di tanto in tanto Santarelli getta nella mischia De Kruijf e la scelta si rivela spesso azzeccata.

L’ultima sfida diretta, quella delle alzatrici, tra Wolosz ed Ognjenovic, è di fatto senza padrona: due giocatrici straordinarie, con esperienza da vendere ad altissimo livello, personalità spiccate e capacità di affrontare al meglio anche le situazioni più complicate: da questo punto di vista chiedere di meglio è molto difficile.

Partendo da questi presupposti formulare pronostici per gara4 in programma domani, sabato 27 aprile, alle 20.30, è pressoché impossibile. La speranza di tutti gli appassionati neutrali (che coincide con quella dei tifosi toscani, un po’ arrabbiati per l’aumento esponenziale dei prezzi dei biglietti) è di non prendere altri impegni per il 30 aprile, mentre a Conegliano si spera di festeggiare, ma non troppo, perché fra una settimana è già ora di finale di Champions League e Milano merita tutte le attenzioni possibili.

Questi i possibili starting seven con Scandicci che schiererà Ognjenovic in regia, Antropova nel ruolo di opposta, Nwakalor (o Alberti) e Carol centrali, Zhu Ting ed Herbots in banda, con Parrocchiale libero. Conegliano partirà con Wolosz in regia, Haak opposta, le bande Plummer e Robinson-Cook, le centrali Fahr e Lubian e De Gennaro libero.