Seguici su

MotoGP

MotoGP, Pedro Acosta: “Mi sono divertito a lottare con i più forti, la mia miglior gara di sempre”

Pubblicato

il

Pedro Acosta
Acosta / MotoGP.com Press

Alla faccia del rookie. Lo spagnolo Pedro Acosta continua a stupire in questo Mondiale 2024 di MotoGP. L’alfiere della GasGas, fregiatosi della prima fila nel corso delle qualifiche ad Austin (Texas), ha regalato spettacolo e non ha mostrato alcuni timore reverenziale nei confronti dei rivali più esperti.

Un GP delle Americhe, terzo appuntamento del Mondiale 2024 di MotoGP, molto spettacolare in cui Acosta si è portato a casa una significativa piazza d’onore, secondo podio consecutivo nel campionato, rivaleggiando alla grande con i primattori della top-class. Solo un super Maverick Vinales ha saputo precederlo, capace di realizzare la doppietta dopo l’affermazione nella Sprint Race di ieri. Sul terzo gradino del podio Enea Bastianini (Ducati) davanti a leader del Mondiale, Jorge Martin, e a Pecco Bagnaia.

Al di là del risultato, è stata una gara incredibile. Mi sono divertito molto a lottare con questi grandi piloti. Sapevo che sarebbe stato rischio rimanere davanti, ma non avevo nulla da perdere e ho dato tutto quello che avevo. Per questo sono molto soddisfatto e credo sia stata la miglior gara della mia carriera“, ha raccontato Acosta.

Inoltre, ai microfoni di Sky Sport, ha aggiunto: “Ho tratto giovamento da quanto fatto ieri nella Sprint Race, dove ho fatto un disastro con la gomma dietro. La decisione di girare con la gomma media era obbligata e fortunatamente ho ottenuto un grande risultato grazie al lavoro della squadra. Io riferimento della KTM/GasGas? Lavoriamo tutti al 100% e i dati che mi arrivano da Binder e Miller mi danno una grande mano“.

Una conferma per lui, dopo quanto già fatto vedere in Portogallo, considerando che con questo piazzamento in classifica generale è quarto a -26 da Martin. Una gara, per la cronaca, che non ha sorriso a Marc Marquez, caduto nel momento in cui era balzato in testa. Una chiusura d’anteriore è costata cara al Cabroncito, in sella alla Ducati Gresini.