Seguici su

Golf

Golf, Masters 2024: Scheffler, Homa e DeChambeau in testa ad Augusta, secondo giro condizionato dal vento

Pubblicato

il

Scottie Scheffler
Scheffler / LaPresse

Si è concluso nella notte il secondo giro al Masters, il primo Major dell’anno in scena all’Augusta National. Tanto, tantissimo vento a disturbare la competizione, con una forza tale da spedire la sabbia del bunker fin sui green. Emblematico in questo senso un momento in cui anche Tiger Woods è costretto a fermarsi, bloccato com’è dalla situazione (per la cronaca, il cinque volte campione non solo passa il taglio, ma è anche in posizione tutto sommato buona: 22° oa +1).

Sono solo in 14 a rimanere sotto il par dopo la seconda giornata, come pure non si arriva a 10 giocatori in grado di finire il giro sotto i 72 colpi quest’oggi proprio in virtù delle sfide imposte dal percorso. I leader, alla fine dei conti, sono tre: Scottie Scheffler, che peraltro trascorre una buona ora da leader solitario a -7 dalla 10 alla 13 (bogey), Max Homa (unico dei leader con un colpo guadagnato) e Bryson DeChambeau. Per il trio USA score di -6.

Chi riesce a tenere duro è Nicolai Højgaard: il danese sta mettendo decisamente gli occhi su obiettivi concreti, e al momento si colloca in quarta posizione a -4 davanti al duo composto dall’australiano Cameron “Cam” Davis e dall’USA Collin Morikawa, entrambi a -3.

Il più convincente di giornata è però Ludvig Åberg: lo svedese, alla prima assoluta da pro ad Augusta, confeziona un ottimo giro ed a lungo è a -4 nel venerdì, salvo poi finire con un comunque valido -3 che gli vale il -2 totale. Dietro di lui un’autentica festa di nazioni, per la composizione del gruppo degli ottavi a -1. Di americano ce n’è solo uno, Cameron Young, poi il francese Matthieu Pavon, gli inglesi Tommy Fleetwood e Danny Willett (il vincitore del 2016 cala, peraltro, con +3), il neozelandese Ryan Fox, il sudcoreano Byeong Hun An e l’australiano Cameron Smith.

Detto del 22° posto di Tiger Woods, sono due i risultati a saltare all’occhio più di tutti gli altri. Uno è il 35° posto di Rory McIlroy, che non riesce a togliersi dai guai di giornata incappando in un +5 che lo spedisce nell’ampio gruppo a +4, l’altro è il clamoroso taglio di Viktor Hovland, che gira addirittura in +9 dopo un pur buon 71 nella prima giornata: il norvegese deve fare le valigie. 44° posto a +5 per il detentore, lo spagnolo Jon Rahm.