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Ciclismo

Freccia Vallone femminile: altra gara, ma è sempre il Muro di Huy a decidere

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Demi Vollering

Tutto pronto per la Freccia Vallone femminile. La classica delle Ardenne è pronta a non fare prigionieri: anche in questa stagione ci aspetta una gara spumeggiante e che promette di essere incerta fino alla fine, fino al giudice supremo: il Muro di Huy.

Saranno 146 i chilometri da affrontare per il gruppo, 52 in meno rispetto alla controparte maschile con cui non condivide molta strada. Si parte infatti direttamente da Huy, attraversando prima Cote de Gives (2,1 km al 5,5%)  e Cote de Courriere (1,4 km al 7,1%)  nei primi 37 chilometri, poi c’è la Cote d’Evrehailles (2,6 km al 5,2%) dopo il cinquantesimo chilometro.

Un po’ di relativa tranquillità prima di arrivare in quello che è un circuito che si accomuna alla gara maschile: Cote d’Erefe (2,1 km al 5%) e poi lo storico Muro di Huy, il ‘muro della verità’ come viene chiamato da qualcuno. 1300 metri al 9,6%, che dopo 500 metri si inerpica in doppia cifra fino a toccare il 17% ai 350 metri dal traguardo. Ma le pendenze rimangono cattive fino agli ultimi 100 metri, tagliando il traguardo sul 6% di pendenza.

Non saranno quattro le ‘doppiette’ Cote d’Ereffe-Muro di Huy, ma ‘solamente’ due, che faranno comunque la differenza. Lo scorso anno fu Demi Vollering ad imporsi, ma sono in tante a provare a giocarsi il successo. Tra cui, per l’Italia, la coppia Elisa Longo Borghini-Gaia Realini, con la prima in grande condizione e la seconda che su salite così impervie potrebbe trovare il terreno giusto per esaltarsi.