Seguici su

Tennis

ATP Montecarlo, Lorenzo Sonego soffre ma batte Goffin: è al turno decisivo delle qualificazioni

Pubblicato

il

Lorenzo Sonego
Sonego / LaPresse

Lorenzo Sonego è al turno decisivo delle qualificazioni del Masters1000 di Montecarlo. Una sfida lottata, difficile contro il belga David Goffin, con un passato sempre più lontano da top 10 mondiale, ma alla fine il ragazzo di Torino, appena atterrato da Marrakech e con l’avversario cambiato poche ore prima, riesce a portarsi la sfida a casa con il punteggio di 4-6 6-4 6-4. Per lui l’iberico Roberto Bautista Agut nel turno decisivo.

Dicevamo dell’avversario cambiato in corso d’opera. Poiché all’inizio doveva essere Fabio Fognini: il ligure però ha deciso però di cancellarsi dalle qualificazioni, considerando il proprio fisico non pronto. Dunque spazio al belga, che parte a razzo e, dopo aver salvato tre palle break nel terzo gioco, approfitta di un calo di Lorenzo e gli prende il servizio volando sul 4-2. Il torinese deve salvare altre tre palle break, una è anche un set point, ma non serve, la prima frazione vola via sul 6-4. 

Sonego però prende le misure e cambia l’inerzia della sfida con un gran punto, un passante delizioso su uno smash abbastanza delicato del suo avversario. Il preludio per il break, salendo così sul 3-0. Goffin però non demorde, Sonego ha i suoi cali forse ancora frustrato dal viaggio dal Marocco e nel quinto gioco perde il servizio. Tutto da rifare, ma Lorenzo spinge a tutta nel decimo game, e alla terza palla break (e set) porta la contesa al terzo. 

L’inizio del set decisivo viene viziato dalla rete che si sgancia, fermando la contesa per una decina di minuti. Ma tutto si decide nel finale, con i due giocatori che sembrano con le energie al lumicino: Sonego strappa la battuta all’avversario e va a servire per il match, ma due errori cancellano tutto per il 5-4. Ma anche Goffin ormai sbaglia tanto: cross in corridoio e l’azzurro può esultare. 

Sonego fa sua una partita in cui vince meno punti dell’avversario, 81 a 83, concede più palle break (10 a 6) e in cui è meno incisivo in risposta. Lo aiuta una gran difesa nei momenti decisivi, annullando sette scambi in cui avrebbe potuto perdere la battuta.