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ATP Madrid, Daniil Medvedev supera Bublik e raggiunge i quarti di finale

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La mattinata alla Caja Magica parla russo. Dopo il successo di Andrey Rublev, arriva anche il successo di Daniil Medvedev nel Masters1000 di Madrid. Il numero 3 del tabellone maschile ha la meglio su Alexander Bublik in una partita parecchio attesa, sia per il talento dei due contendenti che per le due personalità che sarebbero scese sul rosso spagnolo. Alla fine arriva una partita dai più volti, con un primo set brillante ed un secondo che carbura dopo un inizio in cui il kazako è scomparso dal campo, con un 7-6 6-4 in un’ora e tre quarti con Daniil che raggiunge così il posto tra i migliori otto nell’unico 1000 in cui gli mancava questo traguardo.

Eppure i primi tre quarti d’ora di partita promettono davvero bene. Medvedev spinge sulla diagonale di rovescio e Bublik prova ad uscirne di talento. Il russo è il primo ad ottenere una palla break, trovando l’opposizione del suo avversario, e poi vive un quinto gioco disastroso, offrendo tre chance al kazako. La seconda è quella giusta, ma il numero 4 al mondo prende nuovamente a spingere e riesce a rimettere in piedi la sfida. Si viaggia fino al tiebreak, quando Bublik inizia a sbagliare sulla diagonale di rovescio; Medvedev vola 6-0, perde due minibreak e becca pure punto sulla classica battuta da sotto dell’avversario, ma la quarta chance è basta per chiudere il set.

E il kazako esce mentalmente dalla partita per un quarto d’ora abbondante, facendo vedere tutti i motivi per cui non è un top 10 mondiale. Si intestardisce con la palla corta e Medvedev è un falco, break e racchetta spaccata. Nemmeno Medvedev non brilla, regalando una palla break con un errore di dritto davvero sciagurato, ma Bublik non ne approfitta e crolla addirittura 4-0, rischiando addirittura il cappotto quando si ritrova sotto 0-30 nel quinto gioco. Almeno da lì il kazako torna un po’ a giocare a tennis, evitando il bagel e rimettendo piano piano in piedi la partita, con Medvedev che fa fatica a rientrare sul pezzo. La partita cambia di nuovo sullo 0-15 del decimo gioco, con un errore del kazako che ridà fiducia al numero 3 del seeding che chiude senza remore.

Alla fine ha vinto il tennista più continuo, non è un caso che in sei confronti Bublik ha vinto un solo set. Da notare l’enorme margine di errori non forzati, 8 per Medvedev e ben 37 per il suo avversario, che bilancia così in negativo il fatto di aver realizzato il doppio dei vincenti, 32 a 16.