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Nuoto, l’Assoluto anomalo che ha mantenuto le promesse: vetrina per i giovani, passerella per i big. E la Nazionale cresce…

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Sara Curtis
Curtis/Lapresse

Questi Assoluti di Riccione sono stati esattamente quello che ci si poteva aspettare da un evento importante, piazzato a poche settimane da un Mondiale e nel bel mezzo della stagione più convulsa della storia del nuoto moderno. Una vetrina per i giovani più interessanti del vivaio azzurro, molti dei quali hanno colto l’occasione per mettersi in mostra e una passerella per chi il pass lo aveva già, o conquistato a Riccione a novembre o perché salito sul podio a Doha.

I campionati Italiani hanno detto che il nuoto azzurro ha ripreso a marciare. Se è vero che per un anno e mezzo i giovani hanno trovato le piscine chiuse e non hanno avuto modo di migliorarsi in acqua, la ripartenza è stata di ottimo livello e, a detta dei tecnici, sono tanti i giovani che possono stupire nel medio e lungo termine, come in questi giorni hanno stupito ad esempio Sara Curtis o Alessandro Ragaini che sono sulla bocca di tutti ma anche tanti altri protagonisti dei grandi eventi internazionali giovanili che si sono trovati a confrontarsi con i grandi e non hanno affatto sfigurato.

Abbiamo visto Simona Quadarella nei misti, Nicolò Martinenghi vincere l’odeiato 200 rana, Thomas Ceccon cimentarsi nei 50 stile libero, Alberto Razzetti nei 50 farfalla: non sono voluti mancare alla festa di Riccione i grandi protagonisti di Doha ed hanno stilizzato i cinque giorni in Romagna per testarsi anche su altre gare e per divertirsi perché alla base dei grandi risultati c’è anche quello.

E poi c’era chi il pass lo doveva ottenere, chi ce l’ha fatta, che c’è andato vicino e chi quel pass non lo ha sfiorato in attesa che arrivi giugno e che al Sette Colli qualcosa di magico accada, magari prendendo spunto dai giorni indimenticabili dell’Europeo 2022. Tra quelli che ce l’hanno fatta spiccano Lisa Angiolini che ha piazzato la zampata proprio in stile Europeo 2022 guadagnandosi il biglietto a Cinque Cerchi per i 100 rana, c’è Leonardo Deplano che, fino a prova contraria, dovrebbe essere il secondo iscritto ai 100 stile libero e pure il secondo dei 50 stile libero. Da non dimenticare i due giovanissimi, ancora non diciottenni, Sara Curtis, una forza della natura nei 50 stile libero, dove ha migliorato il record italiano e il record europeo juniores, ma non solo. In crescita anche nei 100 e nel dorso e Alessandro Ragaini che ha sbriciolato il personale nei 200 stile libero staccando il biglietto per la gara individuale e la staffetta a Parigi, aggiungendo il suo nome a quello di Filippo Megli che ha sfiorato di due soli centesimi il tempo limite ma di fatto ha ottenuto il pass.

A infiammare l’Assoluto ci hanno pensato anche coloro che sono andati vicini al pass olimpico e a cui viene richiesto uno sforzo supplementare di migliorarsi ulteriormente o comunque di confermarsi su quei livelli al Sette Colli. Da Costanza Cocconcelli nei 100 farfalla a Matteo Restivo nei 200 dorso, da Margherita Panziera nei 200 dorso a Francesca Fangio nei 200 rana, tanto per fare qualche nome di atleti che meritano la chiamata olimpica perché le loro qualità sono indubbie e la possibilità di fare bene e trovare magari l’exploit al momento giusto non manca loro di certo.

Poi ci sono le delusioni e i punti interrogativi. Quello più grande riguarda Thomas Ceccon, non tanto sulle sue qualità e capacità che sono indubbie ma quanto per capire quale sarà il piano gare a Parigi del campione veneto. A meno di ribaltoni da effettuare su una base di equilibrio molto precaria, Thomas Ceccon non è qualificato per la gara individuale dei 100 stile (per la staffetta ci sarà, assieme ad altri cinque compagni d’avventura). Ci sarà sicuramente nei 100 dorso e potrebbe aggiungere un’altra gara individuale al suo cammino. Se non saranno i 100 stile libero potrebbero essere due le strade da percorrere: o i 100 farfalla, pensando anche in prospettiva staffetta mista, oppure i 200 dorso. Se è stato in grado, a fine manifestazione, di nuotare i 200 in 1’57” senza allenamento specifico, con un po’ di training giusto, cosa può essere in grado di fare Ceccon al massimo della forma? Molto meno! Vedremo quali saranno le scelte di Ceccon.

Nel frattempo c’è qualche atleta da recuperare in fretta, perché i campioni è sempre meglio averli. Margherita Panziera non ha ancora ritrovato la forma e la verve dei giorni migliori ma va aspettata perché se sta bene è competitiva ad altissimi livelli. Lorenzo Mora sembra aver perso la bussola dopo il trionfo di Otopeni a dicembre e ha bisogno di ritrovarsi per coronare il sogno olimpico, Federico Burdisso non si è visto a Riccione e, sotto la guida di Fabrizio Antonelli, ha tre mesi   di tempo per risollevarsi e far vedere quanto vale. Anche Marco de Tullio dà l’impressione di aver perso la tramontana ma non è finita qui, anche se non è stato bello vederlo così in difficoltà sia a Doha che a Riccione.

 

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