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Ciclismo

Milano-Sanremo, di Vincenzo Nibali l’ultima vittoria italiana. Quando lo Squalo si involò da solo sul Poggio

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Vincenzo Nibali
Nibali / Lapresse

L’Italia ha vinto la Milano-Sanremo per 51 volte, ma nel Terzo Millennio ha fatto festa soltanto in cinque occasioni: Mario Cipollini si impose in volata nel 2002 (qualche mese più tardi si sarebbe laureato Campione del Mondo), Paolo Bettini ruggì di forza nel 2003 con una delle sue proverbiali stoccate, Alessandro Petacchi dominò lo sprint nel 2005, Filippo Pozzato si regalò il trofeo nel 2006 con un’azione nel finale, poi dodici anni di stagioni prima dell’apoteosi di Vincenzo Nibali. Lo Squalo si impose sul traguardo di via Roma nel 2018, trionfando in una Classica Monumento dopo il Giro di Lombardia.

La firma del siciliano è ormai vecchia di sei anni, sabato 16 marzo il Bel Paese ci proverà soprattutto con Jonathan Milan e Filippo Ganna (secondo dodici mesi fa), con la consapevolezza che sarà molto difficile riportare a casa la Classicissima di Primavera. Vincenzo Nibali rispose all’offensiva del lettone Krists Neilands sul Poggio e poi attaccò di forza, transitando in cima all’ultima asperità di giornata con una dozzina di secondi di vantaggio sul drappello dei più immediati inseguitori.

Il vincitore del Tour de France 2014 si esaltò in discesa, suo terreno prediletto, e riuscì a conservare un po’ di margine in visto del ritorno sull’Aurelia, quando mancavano due chilometri al traguardo. L’allora alfiere della Bahrain-Merida inscenò una vera e propria cronometro individuale, perse progressivamente il margine acquisito, ma riuscì a tagliare la linea del traguardo a braccia alzate, con alle spalle l’australiano Caleb Ewan e il francese Arnaud Démare.