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Ciclismo

Il nome nuovo Davide De Pretto: “Mi metterò alla prova alla Liegi. Il ciclocross mi ha dato esplosività”

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De Pretto
De Pretto / Sprint Cycling

Davide De Pretto ha già dimostrato di essersi ben adattato al World Tour con un egregio inizio di stagione da neo-professionista con la maglia della Jayco AlUla. Dieci i piazzamenti in top10 con 20 giorni di corsa e un’ottima settimana alla recente Coppi&Bartali, in cui il vicentino classe 2002 ha chiuso al quarto posto della generale.

Davide, un inizio di stagione mica male…

“Sono molto felice e sorpreso per questo inizio di stagione, speriamo di continuare così”.

Ti aspettavi di essere già ad un livello come quello che hai dimostrato in queste prime corse?

“No, non mi aspettavo di far così tanti risultati, anche se già durante i ritiri sentivo di stare bene e poi i risultati lo hanno dimostrato”. 

Come hai preparato questa stagione?

“Diversamente rispetto agli anni scorsi. A dicembre siamo stati a Calpe per due settimane e lì abbiamo fatto tante ore in bici,  poi ad inizio gennaio sono tornato in ritiro a Denia per altri quindici giorni in cui abbiamo fatto un altro blocco di allenamento, per poi cominciare subito la stagione alla Ruta de la Ceràmica”. 

Dalla Zalf alla Jayco AlUla. Quali sono state le prime sensazioni nel World Tour?

“Sicuramente è bello passare nel World Tour, che è il ciclismo dei grandi. L’organizzazione in squadra è di tutt’altro livello, oltre al fatto di essere sempre seguito dallo staff in ogni piccolo particolare, dall’alimentazione ai dettagli in bici”. 

Quali saranno i tuoi prossimi appuntamenti? 

“GP Indurain, Paesi Baschi, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi”

Hai messo nel mirino qualche corsa?

“Mi sarebbe piaciuto vincere una tappa alla Coppi e Bartali e ci sono andato vicino, ora penso alla Liegi, da Under23 ero arrivato terzo, ma chiaramente il gioco ora si fa più duro, il chilometraggio è più lungo e gli avversari più forti. Speriamo di poter essere protagonista, io come sempre darò il massimo”. 

Hai corso anche nel ciclocross. Quanto è stato importante per te? 

“Abbastanza importante per imparare la guida della bici, oltre ad una maggior sicurezza ed esplosività e questo oggi in gruppo ripaga. Il ciclocross ti dà anche una buona condizione per gli sforzi di lunga durata. E’ stata una parentesi importante”. 

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

“Per ora vincere tra i professionisti e poi mi piacerebbe partecipare ad un Grande Giro. Per quest’anno, al momento, non sono in programma”.