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Boxe, Alessia Mesiano verso le Olimpiadi: “Più tesa di quando ho vinto il Mondiale. Sto salendo di condizione”

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Alessia Mesiano
Mesiano / Federico Militello

Alessia Mesiano prosegue positivamente il suo cammino al torneo preolimpico di boxe, in corso di svolgimento alla E-Work Arena di Busto Arsizio, sconfiggendo nettamente la rumena Loredana Andreea Marin con verdetto unanime e portandosi ad una sola vittoria dalla qualificazione per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 nella categoria fino a 60 kg (riservata alle prime 3 della manifestazione). La pugile laziale affronterà in semifinale tra due giorni la kosovara Donjeta Sadikucon in palio il pass a cinque cerchi.

Sapevo che l’avversaria di oggi sarebbe stata brava, dura. Rompendo il ghiaccio però dopo i primi due incontri avevo un po’ capito i miei errori, dovevo avere meno foga e più lucidità e concentrazione. Sapevo che questa avversaria avrebbe fatto di tutto per vincere, avendomi già affrontata in passato, perciò oggi ero ancor più concentrata. Cercavo di non sbagliare e di non buttarmi troppo dentro, perché comunque era dura di pugno, quindi non dovevo commettere errori per non subire dei colpi stupidi, visto che per determinare l’esito del match sono proprio quei 2-3 colpi in più. Rispetto agli altri match sono andata in crescendo e spero tra due giorni di fare ancora meglio, visto che sarà ancor più difficile“, racconta la nostra portacolori a fine match.

Sulle differenze a livello mentale rispetto al Mondiale vinto nel 2016 tra i 57 kg: “Il match decisivo per la qualificazione olimpica è un’altra cosa rispetto alla mia finale mondiale. Ero più giovane, avevo 24 anni, ed una volta che arrivi in finale sei contenta a prescindere dal risultato, quindi lì me la sono vissuta in maniera diversa perché nel peggiore dei casi avrei preso l’argento ed era un grandissimo traguardo. Me la vivevo un po’ meglio quindi, mentre adesso ho un po’ più di tensione“.

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Sulla sua prossima avversaria in semifinale:Conosco la kosovara. Ci ho combattuto e l’avevo sconfitta, però era molto diversa nel 2019. Era proprio un’avversaria che andava solo avanti, mentre adesso è brava e tecnica. Comunque la conosco, ci ho fatto anche allenamento ultimamente ad Assisi“.