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Basket, Donte DiVincenzo firma un record nella notte NBA e lancia un segnale all’Italia verso il Preolimpico

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Donte DiVincenzo
DiVincenzo / Lapresse

In attesa di scoprire i convocati del CT azzurro Gianmarco Pozzecco per il Preolimpico di San Juan (2-7 luglio), sta prendendo quota la candidatura di Donte DiVincenzo per entrare nel giro della Nazionale italiana maschile di basket tramite l’unico slot a disposizione per i “passaportati”. La situazione è in continua evoluzione, anche se il tempo stringe e questo matrimonio difficilmente si concretizzerà almeno per quest’estate.

Il 27enne prodotto dei Villanova Wildcats sta disputando la miglior stagione della carriera in NBA, con 14.5 punti di media e un notevole 39.5% da tre punti su oltre 8 tentativi a partita. Nell’ultimo match ha sfoderato inoltre una prestazione offensiva da urlo nella vittoria dei suoi New York Knicks sui Detroit Pistons, mettendo a referto 40 punti (career high) con la bellezza di 11 triple valevoli per il nuovo record storico di franchigia.

DiVincenzo, la cui famiglia ha origini abruzzesi, ha reso noto pubblicamente il suo interesse per la maglia azzurra tramite i media: “Idealmente mi piacerebbe molto, ma logisticamente non so se sia possibile. Nel caso tutto andasse per il verso giusto, adorerei l’idea di poter rappresentare un paese. Spero di risolvere tutte le questioni burocratiche il prima possibile“, aveva dichiarato lo scorso febbraio al New York Post.

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A inizio marzo era poi entrato maggiormente nei dettagli, in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Il mio agente sta parlando con la federazione, mio padre ci sta lavorando. Io ovviamente penso alla stagione con i Knicks ma devo dire che ho una gran voglia di misurarmi con la pallacanestro FIBA e covo da sempre il desiderio di giocare con la Nazionale Italiana. Sarebbe davvero stupendo poter rappresentare il Paese originario di buona parte della mia famiglia. Non mi interessa fare un’estate in Nazionale e poi salutare tutti, voglio mettermi a disposizione anche sul medio e lungo periodo. Da tanto considero l’idea di giocare in nazionale nella off-season come una grande opportunità per me e intendo farlo a lungo, se ne avrò la possibilità“.

Nel caso in cui l’iter burocratico non dovesse concludersi in tempo per il torneo preolimpico a Portorico, visto che le liste per le convocazioni chiudono a fine aprile ed il giocatore potrebbe essere ancora impegnato nei playoff NBA con i Knicks, “Big Ragù” ha già dato dunque la sua disponibilità anche per i prossimi anni. Vedremo a questo punto come si muoverà la FIP, che nelle ultime settimane sembrava orientata verso l’inserimento di un altro oriundo, il lungo dei Phoenix Suns Drew Eubanks (di madre italiana).