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Atletica, Filippo Tortu va ad allenarsi negli USA: stesso Stato di Marcell Jacobs, staff intatto. C’è la Campionessa del Mondo

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Filippo Tortu
Tortu / Colombo/FIDAL

Filippo Tortu ha deciso di andare ad allenarsi negli USA per preparare i due grandi appuntamenti agonistici della stagione, ovvero gli Europei di Roma a inizio giugno e le Olimpiadi di Parigi 2024 ad agosto. Il velocista italiano ha scelto di recarsi alla Montverde Academy di Orlando (Florida), di concerto con la Federazione Italiana. Il brianzolo farà gruppo con atleti di primo piano come Kenny Bednarek, Aaron Brown, Kyree King e Sha’Carri Richardson (la Campionessa del Mondo dei 100 metri).

Il 25enne non cambierà il proprio staff tecnico e sarà sempre allenato da suo papà Salvino. Il Campione Olimpico e argento mondiale nella 4×100 metri ha scelto questa location, dove spicca la figura di coach Dennis Mitchell, anche in vista degli attesissimi Mondiali di staffette (World Relays), che si disputeranno a Nassau (Bahamas) a inizio giugno e che metteranno in palio i pass per i Giochi Olimpici. La scelta nasce da “un’opportunità logistica e dal fatto di potersi allenare in una struttura che ospita atleti di primo livello”.

Anche Marcell Jacobs si allena in Florida: il Campione Olimpico dei 100 metri e di staffetta ha cambiato allenatore al termine della scorsa stagione (si è affidato a Rana Reider) e si è accasato presso il campus della University of North Florida a Jacksonville. Filippo Tortu ha annunciato che gareggerà in eventi ancora da identificare prima delle World Relays, l’azzurro non ha preso parte alla stagione indoor.

In un’intervista lasciata a La Stampa è stato puntualizzato che Tortu non sarà gestito da Mitchell, ma dal padre: “Quando i lavori si incrociano li faremo insieme, penso alle prove di velocità, agli start. Conta confrontarci ogni giorno con chi ha quei cronometri”. Si è poi puntualizzato: “In Italia sotto i 20 secondi c’è andato solo Mennea e se vogliamo salire sul podio agli Europei e andare in finale alle Olimpiadi questa è la strada. Non è un azzardo, bisogna provarci“.