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Novità agli Australian Open 2024: perché quest’anno il torneo durerà un giorno in più e cosa cambierà per il tabellone

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Rod Laver Arena

A 18 anni dalla scelta omologa del Roland Garros di cominciare un giorno prima il torneo, anche gli Australian Open quest’anno sono giunti alla stessa conclusione. Si parte di domenica, aggiungendone sostanzialmente una terza al torneo.

La ragione indicata risiede (anche) nel fatto che, con i match che hanno preso ad allungarsi, questo può permettere almeno nella fase più iniziale possibile di dare a un certo numero di giocatori più tempo di riposo, contando impegni spalmati tra, per esempio, domenica (1° turno) e mercoledì (2°), oppure lunedì-giovedì. Per altri, chiaramente, resterà il discorso di scendere in campo ogni due giorni finché si è in corsa.

Chiaramente l’avere una sessione in più è un beneficio anche per gli spettatori, che possono godere di un giorno in più di tennis. Nondimeno, le sessioni in vendita, con questa, aumentano da 47 a 52. Inoltre è cambiata anche la programmazione di Rod Laver Arena e Margaret Court Arena, i due campi principali (anche se la MCA è terza per posti a sedere dietro alla John Cain Arena): non più tre match nella sessione diurna, ma due, al fine di evitare che la sessione serale si allunghi a dismisura. Cosa che, in passato, è accaduta fino all’esagerazione (i casi Hewitt-Baghdatis 2008 e ancor più Murray-Kokkinakis 2023 hanno insegnato).

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Nel presentare la novità, Craig Tiley, il direttore del torneo, aveva sottolineato un particolare: “Abbiamo ascoltato i feedback di giocatori e fans e siamo contenti di svelare una soluzione per minimizzare le conclusioni tarde e fornire una corretta ed equa programmazione sui campi principali“.

All’atto pratico, il programma viene in effetti decongestionato: ci si può così permettere anche tutta una serie di scelte, nei primi giorni, che altrimenti non sarebbero possibili. E tutto cercando di far finire a orari ragionevoli i match, qualora non intervengano fattori tipo il grande caldo oppure la pioggia, entrambi pronti e in agguato in quel di Melbourne.

Foto: LaPresse