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Ciclismo

Ciclismo su pista, le sei medaglie e la crescita nella velocità: Italia promossa ad Apeldoorn

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Matteo Bianchi

Si è conclusa ieri la cinque giorni degli Europei di ciclismo su pista 2024 ad Apeldoorn (Olanda): l’Italia ha chiuso con sei medaglie, appena una in meno rispetto a quelle ottenute nella rassegna dello scorso anno a Grenchen (Svizzera). Il totale recita due ori e quattro bronzi, ma fra le righe possiamo ritenere positivo questo Europeo.

Vanno considerate infatti le assenze che hanno condizionato questa cinque giorni per la selezione guidata da Marco Villa, su tutte quelle di Filippo Ganna, Elia Viviani e Manlio Moro. Si è scelta così la linea verde e diversi giovani si sono messi in mostra in varie specialità e hanno accumulato esperienza internazionale.

Tra le note più positive indubbiamente c’è il settore della velocità che nei tempi recenti è stato un tallone d’Achille per l’Italia che non presentava alcun atleta competitivo nelle discipline “brevi”. In questo Europeo è deflagrata la stella di Matteo Bianchi con l’oro nel chilometro che è stato storico, così come il bronzo colto da Stefano Moro nel keirin.

Inoltre le conferme sono stati i quartetti, ancora fonte di garanzia: al femminile è arrivato un bellissimo oro e al maschile un bronzo con una formazione largamente sperimentale. I segnali sono soprattutto positivi e il percorso verso Parigi 2024 è segnato: potranno arrivare diverse soddisfazioni.

Foto: Lapresse