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Chi é Arthur Cazaux, il classe 2002 che ha battuto Rune e fa sognare la Francia agli Australian Open

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Arthur Cazaux

La principale rivelazione degli Australian Open 2024 al maschile è sicuramente Arthur Cazaux. Il francese, dopo la sorprendente vittoria di due giorni fa contro Holger Rune, si è ripetuto oggi surclassando in tutto e per tutto Tallon Griekspoor e approdando così agli ottavi di finale nel primo Slam in cui ha vinto una partita nel tabellone principale.

Classe 2002 di Montpellier, Cazaux è entrato in tabellone principale di questo Australian Open grazie a una wild card concessa dalla federazione francese (nell’ambito dello scambio di inviti tra federazione australiana, francese e statunitense). Un invito speso nella maniera migliore per un giocatore che ha mostrato le sue potenzialità a questi livelli.

L’inizio di stagione era già stato promettente, con il successo nel Challenger della Nuova Caledonia: poi le vittorie contro Djere, Rune e Griekspoor agli Australian Open. Risultati che hanno come minimo comun denominatore un servizio fuoco e fiamme: nonostante sia alto solo 183 cm, riesce a imprimere potenza e tantissimi angoli con questo colpo. Da fondocampo non mostra particolari difetti: si muove bene, colpisce bene sia dritto che rovescio. Inoltre, non ha timore dei grandi palcoscenici: lui e coach Stéphane Huet erano convinti di poter battere Rune e di potersi esprimere a questi livelli esprimendosi in un’intervista a L’Equipe prima del match contro il danese.

Lo sport per il francese era nel destino: fino a 11 anni ha praticato con profitto la pallamano nella sua città natale in una delle principali squadre francesi. Poi si è dedicato unicamente al tennis avendo visto giocare dal vivo Rafa Nadal. Ma l’idolo sportivo è Kobe Bryant: è cresciuto nel segno della Mamba mentality: non temere di sbagliare, l’ossessione per i dettagli, il desiderio di conoscenza, l’allenamento ossessivo e la fiducia per gli sforzi. Bloccato da qualche infortunio, è sbocciato finalmente con l’acquisizione di un fisioterapista nella scorsa primavera che gli ha permesso di trovare maggiore continuità e di deflagrare in questi Australian Open: ora entrerà fra i primi 100 e la sua crescita potrà proseguire.

Foto: Lapresse