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Tennis, Matteo Berrettini non può sfruttare il ranking protetto come Nadal: il percorso in salita dell’italiano

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Matteo Berrettini

Sarà un 2024 in salita per Matteo Berrettini. Il tennista italiano si sta preparando per la lunga trasferta australiana che comincerà dalle qualificazioni di Brisbane, prima di prendere parte agli Australian Open (14-28 gennaio), presente nel tabellone principale. Matteo ha sfruttato la sua attuale classifica, cioè da n.92 per essere nel main draw, mentre Rafael Nadal è tra i tennisti che hanno potuto avvalersi del cosiddetto “ranking protetto”.

Di cosa si tratta? Tale norma consente ai giocatori che ritornano in campo dopo una lunga pausa, causata da infortuni o per motivazioni personali, di poter utilizzare in fase di iscrizione a un torneo, per un periodo di un anno, la propria classifica precedente allo stop forzato.

Il numero di eventi del circuito nei quali è consentito usufruire del ranking protetto è limitato e dipende dalla durata dell’interruzione: in caso di pausa dal circuito compresa tra i 6 e i 12 mesi il numero di eventi è di otto, mentre nell’eventualità in cui l’interruzione del’attività sia superiore ai 12 mesi il numero di tornei nei quali si può utilizzare lo special ranking sale a dodici. Questo quindi permetterà a Rafa di poter sfruttare questa norma anche in prossimi tornei.

La domanda che ci si pone è la seguente:

PERCHÈ MATTEO BERRETTINI NON PUÒ AVVALERSI DEL RANKING PROTETTO?

La risposta è semplice. La richiesta per il “Ranking protetto” è possibile farla se l’assenza del circuito è di almeno sei mesi. L’ultima apparizione di Matteo risale al 31 agosto, quando ha rimediato l‘infortunio alla caviglia che l’ha tenuto lontano tuttora dai campi, mentre in precedenza erano stati gli addominali a tradirlo più di una volta.

Di conseguenza, vista anche la scadenza della United Cup (-160 punti), Berrettini potrebbe finire fuori dai 100 nel ranking ATP al via dello Slam di Melbourne e sarà obbligato a risalire la corrente per essere parte dei tornei dal tabellone principale, non potendo sfruttare la regola citata, ma magari qualche wild card. Staremo a vedere.

Foto: LaPresse