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Ciclismo

Tadej Pogacar può fare l’accoppiata Giro-Tour? Tra tempi di recupero, Vingegaard e la rincorsa alla leggenda

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L’accoppiata Giro d’Italia e Tour de France è una delle più romantiche della storia del ciclismo. Vincere i due Grandi Giri nello stesso anno è da sempre stata un’impresa per pochissimi eletti. Fausto Coppi fu il primo a riuscirci nel 1949 e poi si replicò nel 1952. In seguito arrivò la firma del francese Jacques Anquetil nel 1964, poi fu il belga Eddy Merckx a esaltarsi per ben tre volte (1970, 1972, 1974).

La storia riporta poi i due sigilli del francese Bernard Hinault (1982 e 1995), quello dell’irlandese Stephen Roche (1987) e i due dello spagnolo Miguel Indurain (1992 e 1993). L’ultimo a riuscire nell’antologico uno-due fu il nostro Marco Pantani nel magico 1998. Trionfare nella Corsa Rosa e alla Grande Boucle nella stessa stagione è stato dunque un sogno avveratosi per soltanto sette uomini e in appena dodici occasioni. Non si materializza da addirittura 25 anni… Nel 2018 Chris Froome vinse nel Bel Paese e poi fu terzo in terra transalpina: è l’ultimo ad essersi avvicinato all’intento.

Tadej Pogacar ci proverà per la prima volta nel 2024. Il fuoriclasse sloveno ha annunciato proprio oggi che il prossimo 4 maggio sarà a Venaria Reale per iniziare la propria avventura sulle strade dello Stivale e cercare di alzare al cielo il Trofeo Senza Fine. Il capitano della UAE Emirates potrà sfruttare un percorso particolarmente congeniale alle proprie caratteristiche e indubbiamente partirà con tutti i favori del pronostico, anche se non potrà sottovalutare avversari come il britannico Geraint Thomas (in attesa di conoscere altri nomi).

Il Giro d’Italia si concluderà il 26 maggio, mentre il Tour de France inizierà il 29 giugno: Tadej Pogacar avrà dunque soltanto 33 giorni per poter recuperare le energie e contemporaneamente cercare di mantenere la forma per provare a vincere in terra transalpina, dove si è imposto per due volte (2020 e 2021), ma dove è reduce da due battaglie perse contro il danese Jonas Vingegaard. Sarà proprio il Campione in carica il suo rivale principale nella corsa verso la leggenda.

Foto: Lapresse