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Sci Alpino

Pagelle slalom Madonna di Campiglio: il Vinatzer di oggi è meglio di quello di 3 anni fa? Schwarz lancia la sfida

I voti dello slalom di Madonna di Campiglio. L’involuzione tecnica di Alex Vinatzer appare evidente; Marco Schwarz ha ormai definitivamente lanciato la sfida a Marco Odermatt per la Coppa del Mondo generale

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Alex Vinatzer
Vinatzer / Fisi Pentaphoto

PAGELLE SLALOM MADONNA DI CAMPIGLIO 2023

Venerdì 22 dicembre

Marco Schwarz, 10: chi ci segue regolarmente, sa che il primato dell’austriaco in classifica generale non è una sorpresa. Da circa tre stagioni ha iniziato un progetto che lo ha reso un polivalente come non se ne vedeva da tanti anni. Non è un vincente, ma può salire sul podio in tutte e quattro le discipline. Si profila una sfida imprevedibile tra il regolarista austriaco ed il vincitore seriale svizzero Marco Odermatt, che in tre discipline parte sempre per salire sul gradino più alto del podio, anche se sinora non ha ancora festeggiato in discesa in Coppa del Mondo. Oggi il 28enne di Radenthein ha impressionato per come ha gestito la seconda manche. Consapevole di non poter sbagliare, ha affrontato il muro del Canalone Miramonti con una precisione chirurgica, facendo la differenza e risalendo dalla sesta alla prima posizione. Nell’intervista post-gara ha definitivamente lanciato il guanto di sfida ad Odermatt: “Per la Coppa del Mondo generale ci credo“. La chiave sarà mettere tanta pressione all’elvetico, magari riuscendo di tanto in tanto a precederlo nelle sue discipline (non tanto in gigante, dove sembra inattaccabile, ma in superG e discesa).

Clement Noel, 7.5: aveva mezzo secondo di vantaggio in partenza su Schwarz. Commette l’errore di amministrare troppo e sul muro, di fatto, perde la gara. Un secondo posto comunque prezioso per il francese, che si candida come uno dei tre favoriti per la sfera di cristallo di specialità. Prosegue il tabù della Francia a Madonna di Campiglio: l’ultimo successo risale al 1992 con Patrice Bianchi.

Dave Ryding, 9: recupera ben 12 posizioni e conquista il settimo podio della carriera a 37 anni. Fisicamente è ancora integro, con l’esperienza ha dato una lezione a tanti giovani rampanti.

Timon Haugan, 7,5: la rivelazione di giornata. Secondo a metà gara con il pettorale n.15, alla fine chiude quarto e sfiora il podio per soli 2 centesimi.

Henrik Kristoffersen, 6: sembra mancargli qualcosa in questo avvio di stagione. Ciò nonostante, è sesto a soli 5 centesimi dalla top3. La sensazione è che a gennaio bisognerà fare i conti anche con lui.

Alex Vinatzer, 4: 22° a 1.70. La sciata preoccupa, le lacune tecniche appaiono sempre più evidenti, sembra persino regredito rispetto alle ultime stagioni. La sua andatura è ‘saltellante’, non riesce a rimanere aderente alla neve con gli sci e, di conseguenza, non produce velocità. Si fa trovare spesso arretrato con il busto e deve inseguire la traiettoria ideale, con i decimi che volano via. Possibile che la regola della coperta corta abbia colpito ancora, e che dunque i miglioramenti in gigante abbiano portato ad una flessione tra i pali stretti? E, se così fosse, il gioco vale la candela? A 24 anni i numeri dicono che siamo di fronte ad un buon atleta, ma di certo non con la stigmate del campione. Sin qui in Coppa del Mondo ha raccolto appena due podi, peraltro l’ultimo 3 anni fa proprio a Campiglio, cui si aggiunge il bronzo ai Mondiali dello scorso febbraio. Quel che più preoccupa è che il Vinatzer ventiquattrenne non sembra tanto migliore del Vinatzer ventunenne, anzi…

Stefano Gross, 5: si qualifica in extremis con il 30° tempo, poi esce e non porta a termine la gara.

Corrado Barbera, 5,5: il classe 2002 ha mancato la qualificazione per pochi centesimi. Alla sua seconda gara nel circuito maggiore ha denotato personalità e una buona tecnica di base. Stiamo parlando del campione del mondo juniores di slalom, uno dei rarissimi talenti giovani italiani: non disperdiamolo.