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Nuoto, Benedetta Pilato guarda alle Olimpiadi a testa alta: anche la leader Meilutyte è nel mirino

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Benedetta Pilato

Calato il sipario su questa edizione degli Europei 2023 di nuoto in vasca corta e a Otopeni (Romania) si è confermata la tendenza che già si era evidenziata da settembre: Benedetta Pilato è sulla strada giusta. Lo si era già capito dalla prima uscita stagionale che il percorso a Torino, sotto la gestione di Antonio Satta, stesse andando per il meglio. Un crono sotto l’1:06 nei 100 rana era ben augurante in vasca lunga nella Coppa del Mondo di Budapest (Ungheria).

Il tutto si era confermato a Riccione e il pass olimpico è stato preso con autorevolezza. La sensazione è che ci si trovi solo all’inizio del percorso e la rassegna continentale in corta ha dato ulteriori indicazioni a riguardo. L’argento nei 100, abbattendo il muro dell’1:04 è da annotare nella tabella di marcia, e l’oro dei 50 rana in 28.86 a 0.05 dal suo record italiano è la certificazione che la mentalità della ragazza è quella della vincente.

Certo c’è una Ruta Meilutyte che rappresenta l’attuale riferimento mondiale senza se e senza ma e la sua assenza ha pesato non poco nel corso di questa competizione in Romania. Tuttavia i segnali tecnici e psicologici sono da leggere in chiave positiva. Satta sta lavorando per mettere insieme i pezzi del puzzle in vista di Parigi dove l’idea è quella di nuotare sul 100 un crono da 1:04. Non lo si è detto esplicitamente, ma questa è l’intenzione.

I margini della ragazza sono ancora ampi, considerando i tempi ottenuti finora in una primissima parte stagionale. Potendo gestire al meglio gli impegni di studio con gli allenamenti, la sensazione è che ci si trovi solo aver intravisto la superficie della campionessa Pilato.

Foto: LaPresse