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Sci Alpino

Sci alpino, Dominik Paris e il tabù Beaver Creek: Birds of Prey mai amata, mai un podio in discesa

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È una di quelle settimane dell’anno che gli uomini-jet si segnano con il circoletto rosso fin dal primo giorno di preparazione estiva. Dopo il totale annullamento di entrambe le discese in programma a Zermatt/Cervinia lo speed opening maschile si terrà a Beaver Creek. Meraviglioso teatro sarà la Birds of Prey, una pista meravigliosa sulla quale però non è mai scattato l’amore per Dominik Paris.

Un lungo interminabile piano appena si apre il cancelletto in cui bisogna tenere gli sci piatti e stare più chiusi possibili, un tratto centrale tra i più tecnici dell’intero Circo Bianco prima di un’ultima parte ricca di dossi, salti, curve cieche per arrivare al traguardo di una pista completa che esalta il velocista a tutto tondo. Su questa meraviglia però non è mai riuscito ad incidere in tutta la sua carriera Dominik Paris uno dei più grandi discesisti italiani. Il classe 1989 non è mai salito sul podio in discesa libera, mentre vanta solo un misero terzo posto in super-g.

Il nativo di Merano ha fatto il suo esordio a Beaver Creek nel lontano dicembre 2009 con il 26° posto nell’ormai quasi compianta super combinata, mentre il giorno successivo prima discesa sulla Birds of Prey terminata in trentaseiesima piazza.  Il quinto posto raccolto nel 2012 sembrava presagire un adattamento alla pista e una conoscenza sempre più precisa del pendio verso gioie future, ma è sempre mancato qualcosa per emergere e riuscire a salire sul podio.

Ai Mondiali di Vail/Beaver Creek del 2015 l’azzurro si presenta come uno degli uomini da battere, ma il 14° posto in Super-g e il 23° in discesa sono un duro colpo da digerire. Paris che sembra quasi abbonato al quinto posto sulla Birds of Prey visto che ne ha collezionati in tutto quattro: tre in discesa e uno in super-g.

L’italiano può però un piazzamento nella top-3 in Colorado con il terzo posto in Super-g del primo dicembre 2018 in una gara vinta dall’austriaco Max Franz davanti a Gino Caviezel e un terzo gradino del podio diviso per tre: a pari merito con l’azzurro infatti arrivarono i norvegesi Aksel Lund Svindal e Aleksander Aamodt Kilde. 

Il miglior risultato in discesa di Paris a Beaver è il quarto posto del lontano 2014, mentre tornando ai tempi più recenti l’azzurro due anni fa fu quinto (tanto per cambiare) in discesa e ventesimo la scorsa stagione in quello che fu uno dei primi segnali di un inverno assai difficile. Dominik si presenta tirato a lucido e carico a molla per il debutto stagionale sulla Birds of Prey, con la forte volontà di interrompere il tabù della località del Colorado che non può non avere nell’albo d’oro un nome di prestigio come quello dell’italiano. 

Foto: LaPresse