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Biathlon, riparte la scalata di Johannes Bø verso l’Olimpo. Fourcade nel mirino, poi resterà solo Bjørndalen…

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Johannes Boe

I numeri di Johannes Bø sono mostruosi. In molti sono convinti che sia solo una questione di tempo prima che il trentenne norvegese diventi il biathleta più vincente di sempre, almeno in termini di affermazioni parziali. Al riguardo, è interessante chiedersi quali significativi traguardi possa raggiungere nella stagione ormai prossima all’apertura.

Partiamo dalle gare vinte. Siamo a 74. Il prossimo obiettivo è Martin Fourcade, issatosi a 83. Indubbiamente raggiungibile e superabile già nell’imminente inverno. Servono 10 successi allo scandinavo, che lo scorso anno ne ha raccolti quasi il doppio! È invece verosimilmente rimandato al 2024-25 il sorpasso ai danni del connazionale Ole Einar Bjørndalen (95), sempre che l’egemonia prosegua ancora (dinamica probabile, ma non scontata).

Se ci focalizziamo esclusivamente sui grandi appuntamenti, i Mondiali di Nove Mesto na Morave potrebbero essere quelli dell’aggancio nei confronti dei già citati Bjørndalen e Fourcade, fregiatisi di 11 medaglie d’oro iridate individuali nell’arco della loro carriera. è a 7. Avrebbe dunque bisogno del “Poker” per pareggiare il conto. Difficilissimo, ma non impossibile. Dopotutto, a febbraio 2023, non ha forse chiuso la manifestazione di Oberhof con al collo quattro pendagli, di cui tre del metallo più pregiato?

Biathlon, l’Ibu ricorda agli atleti di non puntarsi la carabina addosso. Incredibile, ma vero!

Ovviamente, se Johannes dovesse compiere l’impresa, la notizia sarebbe quella di essere il primo a completare “il Grande Slam” in termini di titoli mondiali. Un traguardo appunto sfiorato nel 2023, così come lo avevano già accarezzato i “soliti” Bjørndalen (2005, 2009) e Fourcade (2012, 2016).

Qualsiasi primato relativo ai podi è invece al di là dell’orizzonte. Johannes ne assomma 113, a fronte dei 150 del francese e dei 179 del compatriota. Al riguardo, non è detto che quest’ultimo possa essere raggiunto, soprattutto se davvero Johannes dovesse appendere la carabina al chiodo a marzo 2026 come pianifica da tempo. È un tema di cui ci si occuperà quando (e se) verrà il momento. Per i prossimi quattro mesi, il mirino è puntato sulle vittorie.

Peraltro, a seconda dei potenziali connotati assumibili dall’inverno, potrebbero presentarsi svariati temi da sviluppare e approfondire relativi a format di gara o successi consecutivi. Cionondimeno, sono argomenti sui quali è prematuro fare qualsiasi speculazione. Matureranno, però. C’è da scommetterci.

Foto: Federico Angiolini