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Calcio

Su quali partite ha scommesso Tonali? I debiti e l’ipotesi di squalifica

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Il caso scommesse venuto a galla la scorsa settimana ha sconvolto il panorama calcistico italiano. Tra i nomi venuti a galla c’è quello di Sandro Tonali, protagonista del calciomercato estivo con la sua cessione al Newcastle. La sua carriera potrebbe adesso subire un brusco stop a causa delle sue azioni.

Il calciatore ha deciso di collaborare con le autorità, mettendoli al corrente delle sue azioni. Durante l’interrogatorio con Giuseppe Chiné, Tonali ha ammesso di aver scommesso anche sul calcio e soprattutto sul Milan, sua ex squadra. Non ci sarebbe però il reato di illecito sportivo: il centrocampista avrebbe puntato sempre sui rossoneri vincenti quando era in campo, o al massimo su altri risultati quando era indisponibile.

Si rimarrebbe dunque nei confini dell’articolo 24 del codice di giustizia sportiva, che punisce i giocatori che scommettono sulle partite di calcio con una pena di almeno tre anni. La sua posizione sembra, almeno sulla carta, più grave rispetto a quella di Nicolò Fagioli, che con il patteggiamento è incorso a sette mesi di squalifica e cinque di prescrizioni alternative.

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Per il calciatore del Newcastle, che vorrebbe arrivare il prima possibile alla prescrizione per mettersi alle spalle l’episodio, si possono ipotizzare dodici mesi di squalifica (il che lo estrometterebbero in automatico dai prossimi Europei in Germania) oltre a sei mesi di terapie per la sua ludopatia a causa della sua ammissione; da ricordare che il calciatore non avrebbe debiti. Molto dipenderà anche dalla correttezza della sua versione: gli inquirenti stanno indagando su tablet e cellulare del ragazzo per scovare alcune zone grigie, che aggraverebbero la sua posizione.

Foto: LaPresse