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Sci di fondo

Sci di fondo, è allarme dopo l’attentato di Bruxelles. La Svezia consiglia agli atleti di viaggiare senza bandiera

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Frida Karlsson

L’atto terroristico perpetrato lunedì 16 ottobre a Bruxelles, quando in occasione della partita di calcio Belgio-Svezia due tifosi svedesi sono stati uccisi da un uomo professatosi sostenitore dello Stato Islamico, ha messo in allarme tutto il mondo dello sport Tre Kronor. Sci di fondo compreso.

Le autorità belghe hanno sottolineato che Abdesalem Lassoued abbia aperto il fuoco su Patrick Lundström e Kent Persson a colpo sicuro, poiché i due nordici indossavano le magliette della Nazionale svedese. Insomma, il terrorista sapeva benissimo a chi stava mirando. Proprio per questo, in Svezia si teme che indossare i propri colori nazionali all’estero rischi di tramutare i propri cittadini in facili bersagli.

Frida Karlsson, vincitrice dell’ultimo Tour de Ski e vicecampionessa mondiale in carica di 10 km e skiathlon, ha rivelato all’emittente SVT come “la federazione ci abbia informato di una serie di nuove misure di sicurezza per salvaguardare la nostra incolumità. In particolare, ci è stato detto di viaggiare vestiti in borghese, senza mostrare sponsor e soprattutto la nostra bandiera. Di solito frequentiamo luoghi piccoli e remoti, dove difficilmente si può verificare un atto terroristico, però quanto accaduto è assolutamente terrificante”.

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La ventiquattrenne scandinava sottovaluta forse una dinamica. Per raggiungere quei “luoghi piccoli e remoti” di cui parla bisogna comunque passare dagli aeroporti principali delle varie nazioni. Non solo quelle nordiche, ma anche di Germania, Italia e forse Gran Bretagna (quando si andrà a gareggiare in Nord America). Sono quelli i momenti considerati più a rischio da parte della federazione.

Il direttore sportivo della squadra di sci di fondo, Lars Öberg, ha però spiegato nei dettagli la decisione. “Non abbiamo detto agli atleti come viaggiare e in quale modo vestirsi. È stato specificato che, se qualcuno dovesse sentirsi a disagio nel muoversi con la divisa della squadra nazionale, allora può evitare di farlo. Nelle tappe di Coppa del Mondo ci si presenterà vestiti come d’abitudine. Siamo orgogliosi di mostrare la bandiera svedese sul nostro petto e lo faremo, ma sarebbe irresponsabile sottovalutare ciò che è accaduto in Belgio”.

Foto: La Presse