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Nuoto, Thomas Ceccon: “Imparo da ogni gara!”. I 200 dorso più di una suggestione

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Thomas Ceccon

Meglio del previsto. La Coppa del Mondo di nuoto in vasca lunga è andata in scena nelle sue prime due tappe, a Berlino (Germania) e ad Atene (Grecia). Una competizione funzionale alla preparazione degli atleti in una stagione molto importante, quella delle Olimpiadi di Parigi 2024. Si prospetta un’annata molto affollata, come si evince dall’insolita scadenza dei Mondiali di Doha (Qatar) nel mese di febbraio.

Necessario costruire il tutto passo dopo passo o, per meglio dire, nuotata dopo nuotata. Thomas Ceccon ha iniziato alla grande il suo percorso: a Berlino tre vittorie nei 100-200 dorso e nei 100 stile libero, sbriciolando il primato personale nelle quattro vasche, siglando il medesimo crono nella sua distanza prediletta della Finale mondiale di Fukuoka e fermandosi a due decimi dal limite personale della prova regina.

Nelle acque elleniche a destare una certa impressione, al di là delle due vittorie e dell’unico secondo posto, la prestazione dei 200 dorso. Sarà più una suggestione o qualcosa di concreto? In realtà, per quanto detto in passato da Thomas, l’essere al via di questa gara non è solo per divertimento, ma per ottenere dei risultati concreti. Ora come ora, Ceccon è accreditato del secondo tempo alltime in Italia, ovvero 1:56.49 (ad Atene), alle spalle solo del primato italiano di Matteo Restivo di 1:56.29.

Appare chiaro che il veneto voglia avvicinarsi in maniera convincente al limite previsto dalla FIN, per la qualificazione ai Giochi di Parigi, di 1:55.9. Si tratta, nel caso, di togliere mezzo secondo circa e non è cosa così semplice. Tuttavia, come affermato dall’atleta sui social: “Imparo sempre qualcosa in più ogni gara“. Poco dopo la sua prova in Grecia, l’azzurro aveva aggiunto: “E’ una specialità in cui mi sto cimentando a livello internazionale da poco tempo e devo ancora comprenderla“.

La sensazione è che i pezzi del puzzle da mettere assieme siano ancora molti, ma è chiaro che la voglia di avere un’alternativa olimpica ai 100 dorso possa far gola. Certo, sarà da verificare chi potranno essere i possibili avversari, tenuto conto della forza dell’americano Ryan Murphy e dell’estro del fuoriclasse Leon Marchand, senza sottovalutare ovviamente la Cina e in particolare Xu Jiayu. In tutto questo, anche il punto di domanda sulla presenza o meno dei russi potrebbe fare la differenza.

Foto: LaPresse