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Fabio Colangelo: “Sonego non è solo cuore, sa giocare a tennis. Difficile che Volandri non lo chiami in Davis”

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Lorenzo Sonego

Un uomo da Coppa Davis. Non è stata una stagione semplice per Lorenzo Sonego. Il piemontese aveva in mente di migliorare nel 2023 il suo best ranking in carriera, ovvero entrare nella top-20 e bussare alle porte del tennis d’elite con maggior insistenza. Il target non è stato centrato per qualche sconfitta di troppo, in un’annata tra alti e bassi.

Un qualcosa che, se vogliamo, è stato ben rappresentato nel corso della fase a gironi delle Finali di Davis a Bologna. Il ko di Sonego contro il canadese Alexis Galarneau aveva destato non poca sensazione, in un incontro nel quale gli azzurri, orfani di Jannik Sinner e di Matteo Berrettini, avevano subìto un pesantissimo 3-0. Contro il Cile, però, il netto cambiamento di spartito e Lorenzo a esaltarsi contro un giocatore forte come Nicolas Jarry, cancellando quattro match-point e vincendo in tre set con un tennis nell’ultima frazione scintillante.

Un tennista, quindi, che quando si è trovato a rivaleggiare contro avversari meglio posizionati nella classifica mondiale ha saputo esaltarsi. Di questo e di altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport, condotta da Dario Puppo e con ospite Fabio Colangelo, commentatore tecnico per Eurosport/Discovery e Sky Sport, e soprattutto responsabile del Circolo della Stampa Sporting a Torino. Si parla di uno dei centri più importanti del nostro Paese, dove Sonego è cresciuto sotto l’ala protettrice del tecnico, Gipo Arbino.

Colangelo è al seguito di Sonny a Stoccolma (Svezia), proprio per assolvere alle stesse funzioni di Arbino, che con l’avanzare dell’età non può seguire tutti i tornei in cui è impegnato il suo allievo. “Un allenatore non può coprire da solo quasi 30 tornei. Per cui, Gipo e Lorenzo avevano bisogno di questa figura perché nel loro team mancava in questa circostanza. Il fatto che con Arbino e Sonego ci conosciamo da tempo, ha portato a questa soluzione. Chiaramente, sono stato contentissimo di avere quest’opportunità“, ha raccontato il tecnico italiano.

Parlando di episodi di campo, ci si è soffermati sulle qualità di Sonego, che con la vittoria contro il serbo Dusan Lajovic a Stoccolma si è imposto per l’ottava volta in rimonta quest’anno: “E’ stata una bella partita. Lorenzo ha iniziato male, partito un po’ contratto. Lajovic è stato molto solido e il primo set è andato via. Sonego è rimasto tranquillo e soprattutto ha cambiato marcia dal punto di vista dell’atteggiamento perché ha cominciato a caricarsi emotivamente. Ha mutato qualcosa dal punto di vista tattico e piano piano ha iniziato a giocare sempre meglio. Nel terzo set la sensazione era quella che ne avesse di più. Da grande giocatore, sul 4-4, è andato a prendersi il break. Lajovic, però, ha giocato una grande partita, non certo al livello di quella contro Sinner a Cincinnati dove, a mio avviso, è stato pazzesco per il livello espresso. E’ vero, Jannik non era al massimo, ma il serbo giocò benissimo. Del resto, è un tennista pericoloso visto che nel 2023 ha battuto Djokovic e Rublev a Banja Luka. Classica partita, quindi, vinta alla Sonego“.

L’azzurro oggi tornerà in campo e affronterà il russo Pavel Kotov, n.109 del ranking, proveniente dalle qualificazioni e protagonista dell’eliminazione dello statunitense Christopher Eubanks, n.32 ATP e settima testa di serie del torneo svedese. Inoltre il torinese si è cimentato in doppio con Andrea Vavassori, visto il forfait di Simone Bolelli che ha costretto “Wave” al piano B: “Per Andrea la prima scelta è stata Lorenzo, per il rapporto che hanno e il fatto che spesso hanno giocato insieme. Hanno disputato un bell’incontro. Contro Kotov non sarà una partita facile, a dispetto di quanto dica la classifica, certo meglio giocare contro il russo rispetto allo statunitense, dal momento che Eubanks con i suoi colpi può risultare ingiocabile“.

Definendo gli obiettivi di questo finale di stagione, si è analizzato anche il discorso legato alla Coppa Davis: “Visto che aveva la scadenza dei punti di Metz, è fuori dalla top-50 nel ranking. Ciò ha dei riflessi nei tabelloni che avrà a Vienna e a Parigi-Bercy, affrontando le qualificazioni. Importante per lui rientrare nella top-40 proprio per evitare le “quali” negli ATP500. Lui ha la fortuna di giocare bene su tutte le superficie e la Coppa Davis è un obiettivo. Inutile nasconderci, le chance di vincere sono tante. Non credo che Volandri rinuncerà a Sonego perché è un giocatore da Davis, l’ha dimostrato vincendo certe partite a Malaga e anche quella decisiva contro Jarry a Bologna. E’ un ottimo giocatore di doppio, con Musetti a Cincinnati hanno fatto bene. Su questo ultimo punto, la questione è molto semplice. Bisognerà vedere se Volandri deciderà di portare una coppia, come ha fatto l’anno scorso a Malaga (Vavassori/Bolelli o Fognini/Bolelli), o se opterà per cinque singolaristi che sono Sinner, Berrettini (se sta bene), Sonego, Arnaldi e Musetti. Allora a quel punto, secondo me, Lorenzo diventa doppista, con l’accoppiata con Musetti o con Berrettini con cui in passato hanno giocato bene. Se chiami quei cinque, Sonny gioca il doppio. A meno che non ci sia una scelta ibrida, chiamando solo Vavassori per farlo giocare in coppia con Sonego, perché Andrea con gli altri non ha mai giocato. Ci terrei poi a sottolineare una cosa. Quando si parla di Lorenzo si cita spesso il cuore, ma solo con quello non ottiene i suoi risultati. Lui sa esprimere un tennis d’alto livello”. 

Deviando un po’ su quello che accadrà alle ATP Finals, la qualificazione di Jannik Sinner ha un peso rilevante in fatto di attenzione: “Indubbiamente che Sinner sia presente è una gran bella cosa. Ce lo auguravamo tutti, si sperava ci fosse almeno un italiano. Ci sarà molto seguito, la vendita di biglietti sta andando molto bene, dal 23 ottobre allo Sporting inizieranno a rifare i campi, davanti al Pala Alpitour stanno iniziando a preparare tutto il necessario. Sinner, a mio avviso, ha come obiettivo minimo la semifinale, nelle condizioni in cui si gioca (campo rapido) e se la classifica rimane così, evitando Medvedev nel girone. Può fare molto bene“.

Puntata che ha toccato anche il momento del tennis femminile italiano, citando le semifinali raggiunte da Jasmine Paolini a Zhenhzhou e da Martina Trevisan a Hong Kong: “Lavorano molto bene, hanno degli allenatori bravi e preparati. Le ragazze sono molto umili e concentrate sull’obiettivo. Nessuna di loro è dotata di un tennis potente e di un fisico notevole, ma sicuramente giocano molto bene e anche i risultati di Trevisan al Roland Garros sono uno stimolo per le altre ad alzare l’asticella, un po’ come era accaduto a livello maschile con la semifinale del 2018 a Parigi con Cecchinato. Ciò è frutto del loro impegno“.

A conclusione anche una conferma rispetto a quanto è emerso nelle ultime ore: “Sonego sarà con Jasmine Paolini in United Cup perché gli italiani che lo precedono in classifica non si sono iscritti“.

VIDEO INTERVISTA FABIO COLANGELO

Foto: LaPresse