Seguici su

Tennis

Tennis, Monaco: “Djokovic e Nadal si sono rivelati più forti di Federer in maniera netta”

Pubblicato

il

Novak Djokovic

Domenica scorsa abbiamo assistito all’ennesima grande impresa di Novak Djokovic: il serbo si è imposto nella finale degli US Open 2023 contro il russo Daniil Medvedev e ha così conquistato il suo 24° titolo Slam, diventando il giocatore con più titoli nei Major nella storia del tennis. Per parlare di questo e di molto altro, è intervenuto ieri sera Guido Monaco nel corso di TennisMania, programma condotto da Dario Puppo e andato in onda sul canale Youtube di OA Sport. 

Il commentatore di Eurosport ha esordito parlando di un momento chiave della finale: “Il tie-break del secondo set è stato un punto cruciale della partita: Medvedev non è riuscito a cogliere il momento, ma se ce l’avesse fatta la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega, anche se poi comunque penso che Djokovic avrebbe vinto comunque”.

Monaco ha poi trovato nella posizione in risposta di Medvedev un possibile problema per il russo: “La posizione che tiene in campo in risposta non è il massimo. Lui gioca tanto in fondo e i giocatori di alto livello possono fargli molto male. Non so se riuscirà a cambiare questa cosa. È chiaro che lui con il timing che ha dalla parte da rovescio non avrebbe problemi a rispondere da vicino, ma potrebbe averne dalla parte del dritto. Provare ad alternare le posizioni in risposta potrebbe già essere un passo importante per lui”. 

Guido in seguito ha aggiunto: “Se ne facciamo una questione di completezza, devo dire che Djokovic, Nadal, Alcaraz, ma forse anche il miglior Thiem, sono globalmente più forti di Medvedev. Magari non sempre nell’arco dell’anno, ma sono più forti. Comunque agli US Open ha perso contro il migliore e ci può stare”. 

Il focus del discorso si è successivamente spostato sull’incredibile carriera di Djokovic: “Nole ha avuto soltanto due momenti di crisi: il primo abbastanza fisiologico intorno al 2010 quando il dritto non funzionava, ma poi si è messo a posto e nel 2011 ha iniziato il suo glorioso percorso, raggiungendo Nadal e Federer alle vette del tennis mondiale; il secondo periodo di crisi lo ha avuto invece nel 2016, quando per un problema al gomito ha avuto un’annata no. Dopodiché, per me, soprattutto a livello motivazionale, ha fatto delle imprese che nello sport non si sono mai viste”. 

“Ricordiamoci che l’anno scorso non ha giocato in parecchi tornei e poi quando ha avuto la possibilità di giocare ogni due/tre mesi ha vinto subito. Poi quest’anno è arrivato in Australia come se niente fosse e ha trionfato e successivamente è tornato in America e ha vinto anche lì. Stiamo dando per scontato delle cose che lui sta facendo che sono sovrumane dal punto di vista delle motivazioni e dell’autocontrollo. Djokovic sta raccogliendo questo post Federer e Nadal, anche se quest’ultimo forse tornerà in campo in Australia, e sta allungando in termini di risultati rispetto ai suoi due rivali, convincendo definitivamente anche i più scettici”, ha poi aggiunto Monaco.

Il commentatore di Eurosport ha concluso dicendo: “Nell’immaginario comune Djokovic è stato, come lo era stato in parte Nadal, quello che ha rovinato la festa al Dio del tennis secondo molti che era Federer. Purtroppo c’è questa mentalità che una cosa deve escludere l’altra e invece Federer lo è questo, lo ha rappresentato, ma sul campo da tennis ha trovato due avversari più forti di lui anche in maniera piuttosto netta. Io comunque temo che la provenienza di Djokovic abbia, in qualche modo, reso meno simpatico Nole”.

L’INTERVISTA COMPLETA A GUIDO MONACO

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità
Pubblicità