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Calcio

Promossi e bocciati di Macedonia-Italia: chi ha giocato meglio e gli azzurri rimandati

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Sandro Tonali

Nella serata di ieri l’Italia di Luciano Spalletti è ufficialmente scesa in campo per la prima volta in assoluto. Un match delicatissimo ha tenuto impegnati gli azzurri che, contro la Macedonia del Nord, non sono riusciti a imporsi e hanno dunque pareggiato per 1-1. Un illusorio gol di Ciro Immobile aveva ridato la speranza alla squadra e a tutti i supporters della Nazionale: alla fine dei 90′ minuti non è però arrivato il tanto atteso +3.

Insomma un esordio dal retrogusto amaro per il tecnico campione d’Italia lo scorso anno: una buona partita da parte dell’Italia, almeno nei primi 45′ minuti. Poi però, pian piano, i macedoni sono riusciti a raddrizzarla sino ad arrivare al pareggio: gli uomini di Spalletti nella ripresa hanno abbassato ritmo e intensità, tant’è che a salire in cattedra sono stati i padroni di casa. “Viene fuori un brutto risultato, perché la partita era nelle condizioni di essere vinta però la prestazione è stata positiva. C’è da lavorare su quello che è venuto fuori”. Queste le prima parole del neo ct post gara.

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PROMOSSI E BOCCIATI MACEDONIA-ITALIA

Ed effettivamente bisognerà lavorare perché il tempo a disposizione di Spalletti è stato poco: sarà necessario oleare ancora meccanismi non del tutto perfetti. E tra i giocatori che non hanno brillato (per utilizzare un eufemismo), troviamo sicuramente Politano. Probabilmente uno dei peggiori in campo, l’esterno di attacco non è apparso mai realmente in partita. Ha perso contrasti ma soprattutto è stato impreciso: decisamente al di sotto della sufficienza, nelle prossime gare dovrà rifarsi. Stesso discorso per l’altro esterno di attacco: Zaccagni.

Il telecronista lo nomina pochissime volte e si vede poco in campo: anche lui alquanto evanescente. E nei minuti finali, a far diminuire drasticamente il proprio voto, troviamo anche l’estremo difensore dell’Italia: Donnarumma. Dov’era il portiere azzurro al momento della punizione di Bardhi? Fuori posizione. Per 80′ minuti è praticamente inoperoso e nel momento decisivo riesce a commettere un grave errore.

E se i giocatori appena citati avranno qualcosa da rivedere in vista del match contro l’Ucraina, non si può dire lo stesso ad esempio per Mancini. Il difensore della Roma, in gran spolvero, è apparso sicuro e soprattutto ordinato in fase difensiva. Ha sofferto poco e purtroppo si è fatto anche male, ma prestazione ottima  la sua. Bene anche Barella: tanta personalità e voglia di fare, ha tutti i mezzi per fare bene e propizia anche la rete di Immobile. Una garanzia insomma, per il presente e per il futuro.

Cristante ha disputato una partita non semplice dalle sue parti ma ne è uscito bene, riuscendo a sfiorare anche il gol. Tonali ha agito da mezzala propositiva ed è andato vicinissimo al gol: poteva fare meglio ma ha tutto il tempo per rifarsi. Immobile infine, nel complesso, non si è comportato male. La sua partita inizialmente sembrava potesse prendere una piega tutt’altro che piacevole, con pochi palloni toccati, per giunta sporchi. Poi però ha trovato il gol dell’illusorio vantaggio e si è mosso bene. Adesso però è già tempo di pensare all’Ucraina: la prossima sfida sarà decisiva per le Qualificazioni agli Europei del 2024.

Foto: LaPresse